La biblioteca scolastica in Italia viene definita, nelle diverse stesure delle linee guida elaborate dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), quale ambiente educativo in cui la pratica della lettura è declinata in tutte le sue forme: letterarie, di intrattenimento, di divulgazione e per la conoscenza. In particolare, la declinazione “scolastica” pone l’attenzione su finalità educative e soddisfacimento di bisogni metodologico-formativi, di insegnamento e apprendimento, della scuola non disgiunta dal contesto socio-culturale in cui la scuola stessa è collocata. Spesso, a fronte di una non esigua quantità di volumi posseduti dalle biblioteche, corrisponde una assenza pressoché totale delle condizioni minime perché si possa parlare di biblioteca scolastica: strutture e spazi adeguati, risorse finanziarie, personale, cataloghi costruiti sulla base di linguaggi e procedure comuni e, non da ultimo, una mancata consapevolezza in ordine alla rilevanza del patrimonio librario in sé ai fini della ricerca storico-educativa. Date le premesse e facendo riferimento al concetto di “patrimonio storico-educativo”, che contraddistingue l’essenza stessa della SIPSE, abbiamo ritenuto condurre un’indagine volta ad una ricognizione del patrimonio librario esistente nelle biblioteche scolastiche di ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale italiano, a iniziare da specifiche e significative realtà locali. A tale fine la Commissione di lavoro sulle biblioteche scolastiche e il patrimonio librario delle scuole ha strutturato un questionario quale strumento per reperire dati rispetto allo stato di conservazione e al posseduto librario con l’intenzione di mappare le realtà esistenti, le buone pratiche e le criticità emerse da una prima analisi di quanto rilevato. Il contributo si propone di presentare il lavoro svolto e i risultati fino a questo momento raggiunti.
Lepri, C., Barsotti, S., De Serio, B., Mattioni, I., Merlo, G. (2023). Le biblioteche scolastiche in Italia: un’ipotesi di ricerca sul patrimonio storico-educativo. In J.G. E. Ortiz (a cura di), Nuevas miradas sobre el patrimonio histórico-educativo. Audiencias, narrativas y objectos educativos (pp. 709-732). Polanco : Centro de Recursos, Interpretación y Estudios de la Escuela.
Le biblioteche scolastiche in Italia: un’ipotesi di ricerca sul patrimonio storico-educativo
Chiara Lepri;Susanna Barsotti;
2023-01-01
Abstract
La biblioteca scolastica in Italia viene definita, nelle diverse stesure delle linee guida elaborate dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), quale ambiente educativo in cui la pratica della lettura è declinata in tutte le sue forme: letterarie, di intrattenimento, di divulgazione e per la conoscenza. In particolare, la declinazione “scolastica” pone l’attenzione su finalità educative e soddisfacimento di bisogni metodologico-formativi, di insegnamento e apprendimento, della scuola non disgiunta dal contesto socio-culturale in cui la scuola stessa è collocata. Spesso, a fronte di una non esigua quantità di volumi posseduti dalle biblioteche, corrisponde una assenza pressoché totale delle condizioni minime perché si possa parlare di biblioteca scolastica: strutture e spazi adeguati, risorse finanziarie, personale, cataloghi costruiti sulla base di linguaggi e procedure comuni e, non da ultimo, una mancata consapevolezza in ordine alla rilevanza del patrimonio librario in sé ai fini della ricerca storico-educativa. Date le premesse e facendo riferimento al concetto di “patrimonio storico-educativo”, che contraddistingue l’essenza stessa della SIPSE, abbiamo ritenuto condurre un’indagine volta ad una ricognizione del patrimonio librario esistente nelle biblioteche scolastiche di ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale italiano, a iniziare da specifiche e significative realtà locali. A tale fine la Commissione di lavoro sulle biblioteche scolastiche e il patrimonio librario delle scuole ha strutturato un questionario quale strumento per reperire dati rispetto allo stato di conservazione e al posseduto librario con l’intenzione di mappare le realtà esistenti, le buone pratiche e le criticità emerse da una prima analisi di quanto rilevato. Il contributo si propone di presentare il lavoro svolto e i risultati fino a questo momento raggiunti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.