Il diritto alla casa nell’emergenza. Metodologia preventiva a garanzia dello Stato sociale.

Tra le emergenze che insorgono in condizioni complesse, quella abitativa, legata al soddisfacimento dei diritti basilari dell’uomo, è tra le più impattanti. Nel contesto storico, economico e sociale odierno, la confluenza di più fattori determina un’emergenza abitativa costante che, a fronte della morfologia sociale mutata, della stasi istituzionale nel fornire risposte rapide e low-cost, e dell’inadeguatezza del patrimonio edilizio esistente, non trova risposte esaustive e degenera in soluzioni informali lesive dei diritti fondativi dello Stato sociale. Considerando il diritto alla casa tra quelli fondamentali dell’uomo che, se lesi, causano iniquità e disagi continui, il contributo di questa ricerca si ipotizza interessante perché, agendo nelle strategie di resilienza per l’emergenza abitativa, può favorire esiti di equità e sostenibilità, attuativi dello Stato sociale. A partire dall’importanza del settore housing nel City Resilience Framework, il contributo personale, esito di tesi dottorale dell’autrice, indaga l’esistenza di caratteristiche adattive ed evolutive dell’architettura in grado di fornire un contributo di processo e di prodotto alla strategia complessiva di resilienza. Analizzando 19 Casi Studio, e mutuando da essi best-practice di resilienza, l’esito di ricerca è un corpus metaprogettuale di Schede Tecniche di Progettazione, come vademecum di resilienza e metodo preventivo all’emergenza a garanzia di processi sostenibili ed equi, tipici dello Stato sociale.