Il fondamento etico che giustifica l’obiezione di coscienza non è la pretesa di attribuire trascendenza pubblica a qualsiasi convinzione personale e neppure l’idea che sia l’individuo a giudicare il potere statale. Se fosse così, si produrrebbe un’anarchia e un’arbitraria sottrazione dei cittadini agli obblighi della legge. Quel che è in gioco non è la legittimità del potere statale o la funzione legislativa, ma l’obbedienza a una specifica disposizione. Il diritto all’obiezione di coscienza non contesta la legittimità del potere, ma il suo esercizio in casi determinati, realizzando una tutela nei confronti dell’ingerenza del potere statale o, più in generale, politico nella sfera intima della persona.
Russo, M.T. (2021). Le levatrici d’Egitto, l’éthos della coscienza e il diritto all’obiezione. In M.T.R. Giovanna Costanzo (a cura di), Ethos, Logos E Pathos. Percorsi di etica Studi in onore di Paola Ricci Sindoni (pp. 223-234). Milano : Mimesis.
Le levatrici d’Egitto, l’éthos della coscienza e il diritto all’obiezione
maria teresa russo
2021-01-01
Abstract
Il fondamento etico che giustifica l’obiezione di coscienza non è la pretesa di attribuire trascendenza pubblica a qualsiasi convinzione personale e neppure l’idea che sia l’individuo a giudicare il potere statale. Se fosse così, si produrrebbe un’anarchia e un’arbitraria sottrazione dei cittadini agli obblighi della legge. Quel che è in gioco non è la legittimità del potere statale o la funzione legislativa, ma l’obbedienza a una specifica disposizione. Il diritto all’obiezione di coscienza non contesta la legittimità del potere, ma il suo esercizio in casi determinati, realizzando una tutela nei confronti dell’ingerenza del potere statale o, più in generale, politico nella sfera intima della persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


