Nel descrivere la vegetazione nei contesti urbani, nonostante le sue molteplici forme, in genere si fa riferimento agli alberi come elemento caratterizzante i luoghi. Nelle città si fa sempre più spesso riferimento, a volte in modo metaforico, a operazioni di rimboschimento o forestazione, prendendo a prestito tecniche proprie dell’arboricoltura, e si sente parlare frequentemente di foreste o selve o boschi (o boschi verticali) o giungle urbane. Insomma, nel raccontare il paesaggio della città viene evocata la massa arborea nella sua formalizzazione più densa, misteriosa, oscura. Ma come ci ricorda María Zambrano non ci sono boschi senza radure, “chiari” dentro l’oscurità, vuoti nella densità dello spazio urbano. Sono i luoghi del possibile, dove si instaurano relazioni inaspettate e dove può accade l’imprevedibile. Allora viene la curiosità di domandarsi: qual è il ruolo della radura, dei prati nella progettazione e configurazione dello spazio pubblico urbano? Quali sono le potenzialità delle superfici erbose urbane nell’accogliere nuove pratiche e abitanti?
Gabbianelli, A. (2023). Il prato come spazio relazionante. In M.R.M. Maria Grazia Cianci (a cura di), Tracce. Segni e rappresentazioni del paesaggio che cambia (pp. 271-282). Padova : Il Poligrafo.
Il prato come spazio relazionante
Gabbianelli Alessandro
2023-01-01
Abstract
Nel descrivere la vegetazione nei contesti urbani, nonostante le sue molteplici forme, in genere si fa riferimento agli alberi come elemento caratterizzante i luoghi. Nelle città si fa sempre più spesso riferimento, a volte in modo metaforico, a operazioni di rimboschimento o forestazione, prendendo a prestito tecniche proprie dell’arboricoltura, e si sente parlare frequentemente di foreste o selve o boschi (o boschi verticali) o giungle urbane. Insomma, nel raccontare il paesaggio della città viene evocata la massa arborea nella sua formalizzazione più densa, misteriosa, oscura. Ma come ci ricorda María Zambrano non ci sono boschi senza radure, “chiari” dentro l’oscurità, vuoti nella densità dello spazio urbano. Sono i luoghi del possibile, dove si instaurano relazioni inaspettate e dove può accade l’imprevedibile. Allora viene la curiosità di domandarsi: qual è il ruolo della radura, dei prati nella progettazione e configurazione dello spazio pubblico urbano? Quali sono le potenzialità delle superfici erbose urbane nell’accogliere nuove pratiche e abitanti?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.