La contraffazione è un fenomeno sempre più diffuso e aggressivo che inquina il mondo dell’arte creando consistenti danni sia economici che culturali. Per tutelare la bellezza dell’autentica creazione artistica di qualsiasi epoca, civiltà, area geografica, occorre perciò agire in maniera sistematica per formare, aggiornare e diffondere quei saperi mirati a sostenere la cultura della legalità. Grazie alla pluriennale collaborazione in atto tra diverse Istituzioni, in particolare tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e l’Università degli Studi Roma Tre, dal 22 novembre al 18 dicembre 2019, presso il foyer dell’Aula Magna della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue, è stato possibile visitare gratuitamente una mostra che presenta i primi risultati dello studio interdisciplinare condotto da studenti, docenti ed esperti su 108 opere sequestrate dai Nuclei del Comando TPC dislocati sul territorio nazionale e concesse per studio dalle magistrature competenti. Di questa collaborazione è espressione il “Laboratorio del falso”, istituito presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DSU) – Università degli Studi Roma Tre, che opera in sinergia con Laboratori del Dipartimento di Scienze (Spettroscopia Raman, LIME, LASR3) dello stesso Ateneo, con enti esterni (INFN – Laboratori Nazionali di Frascati, Roma, e Laboratori Nazionali del Sud, Catania; ArsMensurae), con Uffici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e nell’ambito del Distretto Tecnologico beni e attività Culturali (DTC) della Regione Lazio.
Calcani, G. (2019). In difesa della bellezza. Diagnostica umanistica e tecnologico-scientifica per lo svelamento del falso nell'arte, 1, 1-206.
In difesa della bellezza. Diagnostica umanistica e tecnologico-scientifica per lo svelamento del falso nell'arte
Giuliana Calcani
2019-01-01
Abstract
La contraffazione è un fenomeno sempre più diffuso e aggressivo che inquina il mondo dell’arte creando consistenti danni sia economici che culturali. Per tutelare la bellezza dell’autentica creazione artistica di qualsiasi epoca, civiltà, area geografica, occorre perciò agire in maniera sistematica per formare, aggiornare e diffondere quei saperi mirati a sostenere la cultura della legalità. Grazie alla pluriennale collaborazione in atto tra diverse Istituzioni, in particolare tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e l’Università degli Studi Roma Tre, dal 22 novembre al 18 dicembre 2019, presso il foyer dell’Aula Magna della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue, è stato possibile visitare gratuitamente una mostra che presenta i primi risultati dello studio interdisciplinare condotto da studenti, docenti ed esperti su 108 opere sequestrate dai Nuclei del Comando TPC dislocati sul territorio nazionale e concesse per studio dalle magistrature competenti. Di questa collaborazione è espressione il “Laboratorio del falso”, istituito presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DSU) – Università degli Studi Roma Tre, che opera in sinergia con Laboratori del Dipartimento di Scienze (Spettroscopia Raman, LIME, LASR3) dello stesso Ateneo, con enti esterni (INFN – Laboratori Nazionali di Frascati, Roma, e Laboratori Nazionali del Sud, Catania; ArsMensurae), con Uffici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e nell’ambito del Distretto Tecnologico beni e attività Culturali (DTC) della Regione Lazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.