“Ho amato le tue fotografie a Tatsumi Hijikata. Voglio che mi fotografi nello stesso modo”. Così Mishima Yukio commissionava al giovane Hosoe Eikō dei ritratti per le sue nuove pubblicazioni. Era il 1961, e da quella richiesta sarebbe nato il celebre progetto Barakei: una mostra, un libro, un documento della vita e della morte. La Venere di Mishima sarebbe sorta, secondo Hosoe, dalla fusione tra la sua carne e le figure dei suoi amati quadri del Rinascimento italiano. Ed è nata dal suo corpo, nella strana danza che ha offerto alla macchina fotografica e al mistero della sua camera oscura.
Marenzi, S. (2023). La Venere di Mishima. La carne e l’immagine nelle fotografie di Barakei di Hosoe Eikō. In M.C. Giovanni Azzaroni (a cura di), Mishima Yukio e l’atto performativo (pp. 73-92). Bologna : Clueb.
La Venere di Mishima. La carne e l’immagine nelle fotografie di Barakei di Hosoe Eikō
Samantha Marenzi
2023-01-01
Abstract
“Ho amato le tue fotografie a Tatsumi Hijikata. Voglio che mi fotografi nello stesso modo”. Così Mishima Yukio commissionava al giovane Hosoe Eikō dei ritratti per le sue nuove pubblicazioni. Era il 1961, e da quella richiesta sarebbe nato il celebre progetto Barakei: una mostra, un libro, un documento della vita e della morte. La Venere di Mishima sarebbe sorta, secondo Hosoe, dalla fusione tra la sua carne e le figure dei suoi amati quadri del Rinascimento italiano. Ed è nata dal suo corpo, nella strana danza che ha offerto alla macchina fotografica e al mistero della sua camera oscura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.