Il presente articolo propone una lettura di O livro de Alda (1898) di Abel Botelho a partire dalle riflessioni di Jean Rousset (1962) sul romanzo epistolare. In tale prospettiva, le lettere che compongono il tessuto narrativo dell’opera botelhiana si rivelano degli strumenti testuali particolarmente proficui in relazione ai presupposti ideologici e alla funzione critica della serie romanzesca Patologia Social; Mário, infatti, nella sua «autodissecção epistolar», avvalora, tramite la figura di Alda, la visione ottocentesca che attribuisce alla sessualità femminile un potere distruttivo e incarna, nel contempo, ciò che G. L. Mosse (1996) definisce come «controtipo degenerato» di un certo ideale di mascolinità diffuso all’interno della società.
DE CRESCENZO, L. (2023). O livro de Alda di Abel Botelho: Un j'accuse contro la patologia sociale del Portogallo finisecolare. In Enrico Martines e Andrea Ragusa (a cura di), Il testo e le sue dinamiche nelle culture di lingua portoghese (pp. 141-150). Alessandria : Edizioni dell'Orso.
O livro de Alda di Abel Botelho: Un j'accuse contro la patologia sociale del Portogallo finisecolare
Luigia De Crescenzo
2023-01-01
Abstract
Il presente articolo propone una lettura di O livro de Alda (1898) di Abel Botelho a partire dalle riflessioni di Jean Rousset (1962) sul romanzo epistolare. In tale prospettiva, le lettere che compongono il tessuto narrativo dell’opera botelhiana si rivelano degli strumenti testuali particolarmente proficui in relazione ai presupposti ideologici e alla funzione critica della serie romanzesca Patologia Social; Mário, infatti, nella sua «autodissecção epistolar», avvalora, tramite la figura di Alda, la visione ottocentesca che attribuisce alla sessualità femminile un potere distruttivo e incarna, nel contempo, ciò che G. L. Mosse (1996) definisce come «controtipo degenerato» di un certo ideale di mascolinità diffuso all’interno della società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.