Il libro contiene scritti su Dante, Tasso, Fortini, Zanzotto; su due critici del Novecento, Cases e Mengaldo; su due autori nigeriani, Buchi Emecheta e Ken Saro-Wiwa. Li tiene insieme la relazione contrappuntistica con l’Altro, la prospettiva goethiana della letteratura mondiale come tensione verso una totalità, la centralità di una scrittura critica volta a creare dei corti circuiti tra lo stile del testo e altre dimensioni del pensiero e dell’agire umani: storia, educazione, politica. Il titolo deriva da una lettera che Franco Fortini scrisse nel 1969 ad una sua studentessa: “Nel 1955, salendo su un aereo Mosca-Helsinki, l’interprete sovietico mi dette, perché lo mangiassi in viaggio sull’elegante aereo svedese, un pacco di carta gialla da droghiere che avvolgeva due grosse fette di pane gonfie di burro e caviale. Erano molto simili alle fette delle merende materne. Oggi, probabilmente, i sovietici si vergognerebbero di quella rozza presentazione. E invece: il prezioso caviale trattato come fosse marmellata di fichi, questo è il modo giusto di trattare la cultura”. Questi scritti vorrebbero accogliere la suggestione di Fortini, cercando di intrecciare la cura della ricerca con la comunicabilità didattica, nella convinzione che la letteratura debba essere il più possibile condivisa e usata.

Santarone, D. (2023). Il caviale e i fichi. Scritti di letteratura, Bordeaux, Roma 2023. Roma : Bordeaux.

Il caviale e i fichi. Scritti di letteratura, Bordeaux, Roma 2023

DONATELLO SANTARONE
2023-01-01

Abstract

Il libro contiene scritti su Dante, Tasso, Fortini, Zanzotto; su due critici del Novecento, Cases e Mengaldo; su due autori nigeriani, Buchi Emecheta e Ken Saro-Wiwa. Li tiene insieme la relazione contrappuntistica con l’Altro, la prospettiva goethiana della letteratura mondiale come tensione verso una totalità, la centralità di una scrittura critica volta a creare dei corti circuiti tra lo stile del testo e altre dimensioni del pensiero e dell’agire umani: storia, educazione, politica. Il titolo deriva da una lettera che Franco Fortini scrisse nel 1969 ad una sua studentessa: “Nel 1955, salendo su un aereo Mosca-Helsinki, l’interprete sovietico mi dette, perché lo mangiassi in viaggio sull’elegante aereo svedese, un pacco di carta gialla da droghiere che avvolgeva due grosse fette di pane gonfie di burro e caviale. Erano molto simili alle fette delle merende materne. Oggi, probabilmente, i sovietici si vergognerebbero di quella rozza presentazione. E invece: il prezioso caviale trattato come fosse marmellata di fichi, questo è il modo giusto di trattare la cultura”. Questi scritti vorrebbero accogliere la suggestione di Fortini, cercando di intrecciare la cura della ricerca con la comunicabilità didattica, nella convinzione che la letteratura debba essere il più possibile condivisa e usata.
2023
9791259631718
Santarone, D. (2023). Il caviale e i fichi. Scritti di letteratura, Bordeaux, Roma 2023. Roma : Bordeaux.
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