Gli archivi degli autori, costituiti dalle carte e dalle biblioteche personali, sono il rovescio della medaglia delle loro opere, e le forme con cui sono stati costituiti e conservati nel tempo raccontano molto di quella “volontà d’archivio” che, da Petrarca in poi, è l’altra dimensione della “volontà d’autore”: una fiducia nella possibilità di affidare a essi, nella posterità, un’immagine parallela e speculare a quella offerta dalla propria opera. Questo volume interroga le manifestazioni di varie possibili volontà d’archivio nella tradizione letteraria italiana, da Petrarca a Manzoni: ne emerge un nuovo modo di guardare alle carte d’autore, che riflette sulla storia interna ed esterna degli archivi vagliando il ruolo che la loro conformazione ha avuto nella (auto)promozione e nella ricezione degli scrittori. Una doppia focalizzazione, con cui l’archivio si rivela lo strumento più utile per riflettere sull’interazione costante tra documento e opera letteraria.
Iocca, I., Moretti, E. (2023). Giovanni Boccaccio: quale volontà d'archivio?. In P. Italia, M. Zanardo (a cura di), Volontà d'archivio. L'autore, le carte, l'opera (pp. 69-87). Viella srl.
Giovanni Boccaccio: quale volontà d'archivio?
Enrico Moretti
2023-01-01
Abstract
Gli archivi degli autori, costituiti dalle carte e dalle biblioteche personali, sono il rovescio della medaglia delle loro opere, e le forme con cui sono stati costituiti e conservati nel tempo raccontano molto di quella “volontà d’archivio” che, da Petrarca in poi, è l’altra dimensione della “volontà d’autore”: una fiducia nella possibilità di affidare a essi, nella posterità, un’immagine parallela e speculare a quella offerta dalla propria opera. Questo volume interroga le manifestazioni di varie possibili volontà d’archivio nella tradizione letteraria italiana, da Petrarca a Manzoni: ne emerge un nuovo modo di guardare alle carte d’autore, che riflette sulla storia interna ed esterna degli archivi vagliando il ruolo che la loro conformazione ha avuto nella (auto)promozione e nella ricezione degli scrittori. Una doppia focalizzazione, con cui l’archivio si rivela lo strumento più utile per riflettere sull’interazione costante tra documento e opera letteraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.