L’interesse di Hegel per questioni estetico-artistiche non è circoscritto esclusivamente alle sue celebri lezioni di estetica di Heidelberg (1818) e di Berlino (1820/21; 1823; 1826; 1828/29), ma è alquanto stratificato ed eterogeneo. Ricostruire tale confronto è l’intento del presente volume, nel quale per la prima volta sono presentati in lingua italiana una serie di materiali – appunti, recensioni, excerpta – che documentano il variegato interesse di Hegel per l’arte e per la storia dell’arte. Vengono inoltre riproposti in una nuova traduzione alcuni testi noti, come Il più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco, il saggio sul Wallenstein e i paragrafi dedicati all’arte nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817 e 1830). Anche le recensioni a Humboldt del 1827 (Sul famoso episodio del Mahābhārata noto come Bhagavad Gītā, Berlino 1826) e a Solger del 1828 (Scritti postumi ed epistolario, a cura di L. Tieck e F. von Raumer, Lipsia 1826) sono state nuovamente tradotte e corredate da note esplicative.
Iannelli, F. (a cura di). (2023). G.W.F. Hegel, Arte, Critica ed Estetica. Milano : Mimesis.
G.W.F. Hegel, Arte, Critica ed Estetica
IANNELLI F
2023-01-01
Abstract
L’interesse di Hegel per questioni estetico-artistiche non è circoscritto esclusivamente alle sue celebri lezioni di estetica di Heidelberg (1818) e di Berlino (1820/21; 1823; 1826; 1828/29), ma è alquanto stratificato ed eterogeneo. Ricostruire tale confronto è l’intento del presente volume, nel quale per la prima volta sono presentati in lingua italiana una serie di materiali – appunti, recensioni, excerpta – che documentano il variegato interesse di Hegel per l’arte e per la storia dell’arte. Vengono inoltre riproposti in una nuova traduzione alcuni testi noti, come Il più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco, il saggio sul Wallenstein e i paragrafi dedicati all’arte nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817 e 1830). Anche le recensioni a Humboldt del 1827 (Sul famoso episodio del Mahābhārata noto come Bhagavad Gītā, Berlino 1826) e a Solger del 1828 (Scritti postumi ed epistolario, a cura di L. Tieck e F. von Raumer, Lipsia 1826) sono state nuovamente tradotte e corredate da note esplicative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.