Il termine Nazione indica una comunità, sovente coincidente con una entità politico-giuridica, lo Stato, e rappresenta un artefatto simbolico potente o, meglio, un agglomerato di simboli significanti che sulla base di elementi storici, culturali, religiosi, etnici definiscono un “dentro” e un “fuori”, un “noi” e un “loro”, componenti centrali di una identità collettiva (Gellner, 1983; Renan, 1990). Come gli altri simboli anche quello di nazione è dinamico, soggetto a ridefinizioni e trasformazioni nel tempo. La nascita e lo sviluppo dell’Unione Europea, istituzione prima prevalentemente economica, ma che nel tempo ha esteso il suo raggio di azione, ha introdotto una dialettica anche simbolica fra una nuova entità sovranazionale e storiche identità nazionali. Quali immagini, segni, parole, sono stati utilizzati o elaborati per sostenere e rappresentare il progetto europeo e quali invece sono state ad esse contrapposte in difesa delle identità nazionali? Il presente contributo analizza in che modo nel corso dei quarant’anni delle campagne elettorali europee il concetto di nazione si sviluppa simbolicamente ed iconograficamente e le modalità con cui esso si integra o si contrappone al concetto di Unione Europea che va gradualmente delineandosi. Da un lato, il carattere comparativo della ricerca rende possibile l’osservazione di tendenze capaci di superare i confini nazionali e di avviare una “analisi sovranazionale” per temi, linguaggi e simboli; dall’altro, l’analisi diacronica permette di individuare le trasformazioni nella rappresentazione della nazione e nel suo rapporto con il concetto di Unione Europea, evidenziandone le eventuali connessioni con le maggiori tappe storiche del processo di integrazione, dalla firma dei vari Trattati alle nuove adesioni, dall’introduzione dell’eurozona alla Brexit. Il corpus è costituito da oltre 3 mila manifesti, prodotti dai partiti politici degli stati membri dalla prima elezione europea del 1979, e da oltre 11 mila materiali pubblicati per le elezioni del 2019 sulle loro pagine social, raccolti dall’European Elections Monitoring Center e disponibili sul suo archivio online. Su questi materiali si condurrà un’analisi iconografico-visiva e contenutistico-testuale tesa a evidenziare: a) la presenza e l’uso di immagini e universi simbolici europeisti a sostegno del progetto di unificazione europea; b) la presenza di immagini e universi simbolici anti-europeisti, a sostegno dell’idea di nazione; c) i temi, le immagini, gli elementi simbolici ed iconografici su cui viene costruita la dicotomia tra nazione ed Unione Europea.
Novelli, E. (2023). La costruzione simbolica dell'Europa. In Edoardo Novelli (a cura di), Il Ritorno della nazione (pp. 99-127). Roma : Carocci.
La costruzione simbolica dell'Europa
Edoardo Novelli
2023-01-01
Abstract
Il termine Nazione indica una comunità, sovente coincidente con una entità politico-giuridica, lo Stato, e rappresenta un artefatto simbolico potente o, meglio, un agglomerato di simboli significanti che sulla base di elementi storici, culturali, religiosi, etnici definiscono un “dentro” e un “fuori”, un “noi” e un “loro”, componenti centrali di una identità collettiva (Gellner, 1983; Renan, 1990). Come gli altri simboli anche quello di nazione è dinamico, soggetto a ridefinizioni e trasformazioni nel tempo. La nascita e lo sviluppo dell’Unione Europea, istituzione prima prevalentemente economica, ma che nel tempo ha esteso il suo raggio di azione, ha introdotto una dialettica anche simbolica fra una nuova entità sovranazionale e storiche identità nazionali. Quali immagini, segni, parole, sono stati utilizzati o elaborati per sostenere e rappresentare il progetto europeo e quali invece sono state ad esse contrapposte in difesa delle identità nazionali? Il presente contributo analizza in che modo nel corso dei quarant’anni delle campagne elettorali europee il concetto di nazione si sviluppa simbolicamente ed iconograficamente e le modalità con cui esso si integra o si contrappone al concetto di Unione Europea che va gradualmente delineandosi. Da un lato, il carattere comparativo della ricerca rende possibile l’osservazione di tendenze capaci di superare i confini nazionali e di avviare una “analisi sovranazionale” per temi, linguaggi e simboli; dall’altro, l’analisi diacronica permette di individuare le trasformazioni nella rappresentazione della nazione e nel suo rapporto con il concetto di Unione Europea, evidenziandone le eventuali connessioni con le maggiori tappe storiche del processo di integrazione, dalla firma dei vari Trattati alle nuove adesioni, dall’introduzione dell’eurozona alla Brexit. Il corpus è costituito da oltre 3 mila manifesti, prodotti dai partiti politici degli stati membri dalla prima elezione europea del 1979, e da oltre 11 mila materiali pubblicati per le elezioni del 2019 sulle loro pagine social, raccolti dall’European Elections Monitoring Center e disponibili sul suo archivio online. Su questi materiali si condurrà un’analisi iconografico-visiva e contenutistico-testuale tesa a evidenziare: a) la presenza e l’uso di immagini e universi simbolici europeisti a sostegno del progetto di unificazione europea; b) la presenza di immagini e universi simbolici anti-europeisti, a sostegno dell’idea di nazione; c) i temi, le immagini, gli elementi simbolici ed iconografici su cui viene costruita la dicotomia tra nazione ed Unione Europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.