Dalla seconda metà degli anni Sessanta, Visconti ragiona e lavora su un corpus di film di ispirazione e di ambientazione germanica. Questa mancata tetralogia (per la quale venne a lungo immaginato un adattamento di Der Zauberberg di Thomas Mann) si concretizza in una trilogia, composta da La caduta degli Dei (1969), Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1974). Comunemente considerate come punto apicale del decadentismo di Visconti e dell’allontanamento da quella riflessione politico-ideologica che caratterizza i primi vent’anni della sua produzione filmica, queste tre opere propongono, a ben vedere, una estetica rinnovata, ma soprattutto una riflessione di ampio respiro sui temi della storia e della politica.
Cinquegrani, M. (2020). Die deutsche Trilogie. La riflessione storico-politica nell'ultimo cinema di Visconti. In Massimo De Grassi (a cura di), Luchino Visconti oggi: Il valore di un'eredità artistica (pp. 71-84). Trieste : EUT.
Die deutsche Trilogie. La riflessione storico-politica nell'ultimo cinema di Visconti
Cinquegrani Mattia
2020-01-01
Abstract
Dalla seconda metà degli anni Sessanta, Visconti ragiona e lavora su un corpus di film di ispirazione e di ambientazione germanica. Questa mancata tetralogia (per la quale venne a lungo immaginato un adattamento di Der Zauberberg di Thomas Mann) si concretizza in una trilogia, composta da La caduta degli Dei (1969), Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1974). Comunemente considerate come punto apicale del decadentismo di Visconti e dell’allontanamento da quella riflessione politico-ideologica che caratterizza i primi vent’anni della sua produzione filmica, queste tre opere propongono, a ben vedere, una estetica rinnovata, ma soprattutto una riflessione di ampio respiro sui temi della storia e della politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.