Saggio introduttivo alla prima edizione in lingua italiana (traduzione e curatela di Carlotta Torricelli) di un testo fondamentale per la cultura architettonica portoghese. Scritto nel 1962 per il conseguimento della cattedra universitaria, “Dell’organizzazione dello spazio” va ben al di là della contingenza accademica e pone il tema dello spazio alla base di un’indagine sul complesso sistema di relazioni che intercorrono tra architettura e città, architetto e uomo. “Ogni uomo crea forma, organizza il suo spazio. E se le forme sono condizionate dalla circostanza”, scrive infatti Távora, “allo stesso modo esse producono circostanza, o, in altre parole, l’organizzazione dello spazio, che è condizionata, si trova a diventare fattore condizionante”. Al problema della generazione e della metamorfosi delle forme si accosta qui quello della dimensione spazio-temporale, che apre il campo da un lato a una serie di questioni relative alla percezione e al movimento, dall’altro all’analisi di aspetti sociali, politici e culturali da cui l’architettura non può prescindere. Attraverso l’analisi di casi concreti Távora restituisce, in tutta la sua peculiarità e vivacità, il clima culturale portoghese alle soglie dell’ultimo decennio di dittatura, ma soprattutto delinea un’idea di architettura come “attitudine alla visione globale dei fenomeni dello spazio”, “opera collettiva di partecipazione”, persino “creazione di felicità”. In questo libro Fernando Távora, considerato tra i padri fondatori della Scuola di Porto, pone al centro della trattazione il problema dello spazio, della sua conformazione e organizzazione a tutte le scale. La scelta di tradurre e curare, grazie ad un accordo con la Fundação Instituto Arquitecto José Marques da Silva di Porto, l’edizione italiana del libro, a quarant’anni dalla sua pubblicazione, rappresenta il tentativo di riportare al centro del dibattito contemporaneo le questioni proprie della disciplina, mostrando la potenzialità multiscalare dell’atto conformativo, in ottica transdisciplinare. Superando quella che l’autore definisce come “barbarie dello specialismo”, l’attenzione si concentra sull’idea di collaborazione tra tutti gli attori che partecipano alla trasformazione dei luoghi dove abitiamo, mettendo l’accento sulle responsabilità etiche ad essa connesse. Il saggio introduttivo aiuta il lettore italiano contemporaneo a cogliere nel volume il carattere di attualità delle questioni trattate, oltre alla capacità di Távora di anticipare alcuni temi diventati cogenti per il tempo presente, e di prefigurare rispetto ad essi strategie progettuali. Per citarne alcuni: il rapporto tra antico e nuovo in architettura, declinato nei termini della reciprocità, o lo svolgimento del tema della sostenibilità nei termini della ricerca di coerenza tra sistemi costruttivi e specificità geografiche, sempre però a partire dalla questione centrale, cioè l’organizzazione dello spazio, delle sue parti e delle relazioni tra gli elementi della composizione.

Torricelli, C. (2021). L'incontro tra la vita e le forme in architettura. Attualità del pensiero di Távora. In Carlotta Torricelli (a cura di), Dell'organizzazione dello spazio (pp. 13-42). milano : nottetempo.

L'incontro tra la vita e le forme in architettura. Attualità del pensiero di Távora

Carlotta Torricelli
2021-01-01

Abstract

Saggio introduttivo alla prima edizione in lingua italiana (traduzione e curatela di Carlotta Torricelli) di un testo fondamentale per la cultura architettonica portoghese. Scritto nel 1962 per il conseguimento della cattedra universitaria, “Dell’organizzazione dello spazio” va ben al di là della contingenza accademica e pone il tema dello spazio alla base di un’indagine sul complesso sistema di relazioni che intercorrono tra architettura e città, architetto e uomo. “Ogni uomo crea forma, organizza il suo spazio. E se le forme sono condizionate dalla circostanza”, scrive infatti Távora, “allo stesso modo esse producono circostanza, o, in altre parole, l’organizzazione dello spazio, che è condizionata, si trova a diventare fattore condizionante”. Al problema della generazione e della metamorfosi delle forme si accosta qui quello della dimensione spazio-temporale, che apre il campo da un lato a una serie di questioni relative alla percezione e al movimento, dall’altro all’analisi di aspetti sociali, politici e culturali da cui l’architettura non può prescindere. Attraverso l’analisi di casi concreti Távora restituisce, in tutta la sua peculiarità e vivacità, il clima culturale portoghese alle soglie dell’ultimo decennio di dittatura, ma soprattutto delinea un’idea di architettura come “attitudine alla visione globale dei fenomeni dello spazio”, “opera collettiva di partecipazione”, persino “creazione di felicità”. In questo libro Fernando Távora, considerato tra i padri fondatori della Scuola di Porto, pone al centro della trattazione il problema dello spazio, della sua conformazione e organizzazione a tutte le scale. La scelta di tradurre e curare, grazie ad un accordo con la Fundação Instituto Arquitecto José Marques da Silva di Porto, l’edizione italiana del libro, a quarant’anni dalla sua pubblicazione, rappresenta il tentativo di riportare al centro del dibattito contemporaneo le questioni proprie della disciplina, mostrando la potenzialità multiscalare dell’atto conformativo, in ottica transdisciplinare. Superando quella che l’autore definisce come “barbarie dello specialismo”, l’attenzione si concentra sull’idea di collaborazione tra tutti gli attori che partecipano alla trasformazione dei luoghi dove abitiamo, mettendo l’accento sulle responsabilità etiche ad essa connesse. Il saggio introduttivo aiuta il lettore italiano contemporaneo a cogliere nel volume il carattere di attualità delle questioni trattate, oltre alla capacità di Távora di anticipare alcuni temi diventati cogenti per il tempo presente, e di prefigurare rispetto ad essi strategie progettuali. Per citarne alcuni: il rapporto tra antico e nuovo in architettura, declinato nei termini della reciprocità, o lo svolgimento del tema della sostenibilità nei termini della ricerca di coerenza tra sistemi costruttivi e specificità geografiche, sempre però a partire dalla questione centrale, cioè l’organizzazione dello spazio, delle sue parti e delle relazioni tra gli elementi della composizione.
2021
9788874529155
Torricelli, C. (2021). L'incontro tra la vita e le forme in architettura. Attualità del pensiero di Távora. In Carlotta Torricelli (a cura di), Dell'organizzazione dello spazio (pp. 13-42). milano : nottetempo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/464387
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