Il controverso Epithalamium Auspicii et Aellae, edito una prima volta nel 1650 dal Filologo e poligrafo di origine germanica Caspar von Barth, presenta diversi elementi che ne rivelano una paternità ‘moderna’, più che tardoantica, come pure creduto per secoli. Ricostruendo le vicende editoriali del poemetto e analizzandone contenuto e lingua in rapporto alle opere poetiche di Barth, il contributo dimostra che l’epitalamio rappresenta un falso intenzionale dello stesso erudito che ne aveva rivendicato la scoperta.
Luceri, A. (2024). L’Epithalamium Auspicii et Aellae (AL 941 R.2): vicende e fortuna di un falso secentesco. In P./.L. d'Alessandro (a cura di), Doctissimus antiquitatis perscrutator. Studi Latini in onore di Mario De Nonno (pp. 507-532). Roma : RomaTrE-press [10.13134/979-12-5977-294-7].
L’Epithalamium Auspicii et Aellae (AL 941 R.2): vicende e fortuna di un falso secentesco
Luceri, A.
2024-01-01
Abstract
Il controverso Epithalamium Auspicii et Aellae, edito una prima volta nel 1650 dal Filologo e poligrafo di origine germanica Caspar von Barth, presenta diversi elementi che ne rivelano una paternità ‘moderna’, più che tardoantica, come pure creduto per secoli. Ricostruendo le vicende editoriali del poemetto e analizzandone contenuto e lingua in rapporto alle opere poetiche di Barth, il contributo dimostra che l’epitalamio rappresenta un falso intenzionale dello stesso erudito che ne aveva rivendicato la scoperta.File | Dimensione | Formato | |
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