A partire dagli anni Trenta, in un’Italia in cui non esistono an- cora né vere e proprie agenzie pubblicitarie né la figura del «copy», alcune importanti aziende italiane (Olivetti prima di tutti) cominciano a reclutare i letterati per curare le loro campagne pubblicitarie. È un genere di collaborazione creativa che diventerà sistematica nei decenni centrali del Novecento. Aziende come Pirelli, Eni, Italsider, Finmeccanica seguiranno infatti il modello Olivetti reclutando scrit- tori e poeti – alcuni anche di grande fama, come Leonardo Sinisgalli, Franco Fortini, Vittorio Sereni, Attilio Bertolucci – per la loro comu- nicazione pubblicitaria. «Notiziario Olivetti», «Comunità», «Rivista Pirelli», «Civiltà delle macchine», «Rivista Italsider» e «Il Gatto Selvatico» sono le testate all’interno delle quali si svilupperà una riflessione originale sulla via italiana alla modernità e sul suo specifico stile industriale. Nelle pagine che seguono, Daniele Balicco descrive questo importante episodio di cultura del Novecento che coinvolge industriali, scrittori, designer, editori. È la storia di un progetto nel quale s’incontrano la cultura nazionalista di inizio secolo, l’impresa statale e il sapere tecnologico: l’obiettivo comune è quello di dare un volto nuovo, moderno e industriale, all’Italia in via di ricostruzione.
Balicco, D. (2024). Un volto che non ci somiglia più. L'Italia dello stile industriale. In L.B. Claudio Giunta (a cura di), Effimero Novecento (pp. 87-127). Bologna : IL Mulino.
Un volto che non ci somiglia più. L'Italia dello stile industriale
daniele balicco
2024-01-01
Abstract
A partire dagli anni Trenta, in un’Italia in cui non esistono an- cora né vere e proprie agenzie pubblicitarie né la figura del «copy», alcune importanti aziende italiane (Olivetti prima di tutti) cominciano a reclutare i letterati per curare le loro campagne pubblicitarie. È un genere di collaborazione creativa che diventerà sistematica nei decenni centrali del Novecento. Aziende come Pirelli, Eni, Italsider, Finmeccanica seguiranno infatti il modello Olivetti reclutando scrit- tori e poeti – alcuni anche di grande fama, come Leonardo Sinisgalli, Franco Fortini, Vittorio Sereni, Attilio Bertolucci – per la loro comu- nicazione pubblicitaria. «Notiziario Olivetti», «Comunità», «Rivista Pirelli», «Civiltà delle macchine», «Rivista Italsider» e «Il Gatto Selvatico» sono le testate all’interno delle quali si svilupperà una riflessione originale sulla via italiana alla modernità e sul suo specifico stile industriale. Nelle pagine che seguono, Daniele Balicco descrive questo importante episodio di cultura del Novecento che coinvolge industriali, scrittori, designer, editori. È la storia di un progetto nel quale s’incontrano la cultura nazionalista di inizio secolo, l’impresa statale e il sapere tecnologico: l’obiettivo comune è quello di dare un volto nuovo, moderno e industriale, all’Italia in via di ricostruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.