Tradizionalmente, nei sistemi giuridici di civil law la protezione delle risorse naturali è perseguita attraverso il modello demaniale di matrice francese. Nell’ultimo ventennio, tale modello è stato messo in discussione sotto diverse prospettive. Da un lato il dibattito sui beni comuni (talvolta assimilati alle res communes omnium di natura romanistica) ha portato alla critica del concetto di proprietà pubblica; dall’altro, la crescente valorizzazione dell’interesse ambientale ha posto la necessità di ipotizzare forme di tutela alternative basate non sul regime proprietario delle risorse naturali ma sulla loro attitudine a garantire diritti fondamentali. In questo filone si inseriscono, i climate cases nei quali i giudici adottano condanne di adempimento per imporre agli Stati l’adozione di misure di contrasto al cambiamento climatico così da tutelare i diritti delle generazioni future. Accanto ai modelli di protezione descritti, si collocano quelli in cui la tutela avviene mediante un’inversione della prospettiva antropocentrica. Qui la Natura diviene soggetto di diritto titolare di proprie pretese poiché le viene riconosciuto il possesso della personalità giuridica e, quindi, la capacità di compiere azioni giuridiche. Si tratta di una nuova possibile prospettiva che deve essere indagata per valutare possibili alternative ai regimi tradizionali di protezione del patrimonio naturale.
Di Lascio, F. (2024). Verso nuovi modelli di protezione delle risorse naturali?. In Frattolillo Oliviero (a cura di), La doppia sfida della transizione ambientale e digitale (pp. 31-55). Roma : Roma Tre Press [10.13134/979-12-5977-268-8].
Verso nuovi modelli di protezione delle risorse naturali?
Di Lascio, F.
2024-01-01
Abstract
Tradizionalmente, nei sistemi giuridici di civil law la protezione delle risorse naturali è perseguita attraverso il modello demaniale di matrice francese. Nell’ultimo ventennio, tale modello è stato messo in discussione sotto diverse prospettive. Da un lato il dibattito sui beni comuni (talvolta assimilati alle res communes omnium di natura romanistica) ha portato alla critica del concetto di proprietà pubblica; dall’altro, la crescente valorizzazione dell’interesse ambientale ha posto la necessità di ipotizzare forme di tutela alternative basate non sul regime proprietario delle risorse naturali ma sulla loro attitudine a garantire diritti fondamentali. In questo filone si inseriscono, i climate cases nei quali i giudici adottano condanne di adempimento per imporre agli Stati l’adozione di misure di contrasto al cambiamento climatico così da tutelare i diritti delle generazioni future. Accanto ai modelli di protezione descritti, si collocano quelli in cui la tutela avviene mediante un’inversione della prospettiva antropocentrica. Qui la Natura diviene soggetto di diritto titolare di proprie pretese poiché le viene riconosciuto il possesso della personalità giuridica e, quindi, la capacità di compiere azioni giuridiche. Si tratta di una nuova possibile prospettiva che deve essere indagata per valutare possibili alternative ai regimi tradizionali di protezione del patrimonio naturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.