I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA – dpr 263/2012), in quanto “soggetti pubblici di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente” (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, 2015), rappresentano un polo istituzionale per coordinare e realizzare azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, soprattutto ai gruppi svantaggiati (Accordo in CU del 10 luglio 2014). La popolazione alla quale i CPIA si rivolgono è recentemente mutata ed è oggi essenzialmente costituita da un pubblico adulto non nativo, che per le implicazioni sociali, demografiche e politiche che lo caratterizzano, pone nuove e specifiche sfide al sistema di formazione (Cacchione e Russo, 2018). Nella costruzione dei percorsi di formazione, appare necessario promuovere il successo formativo in riferimento alla realizzazione globale della persona (Messuri, 2018). In tal senso l’alfabetizzazione è considerata nella sua valenza di veicolo prioritario di inclusione sociale, riconoscendo quanto “la conoscenza della lingua, unitamente a quella culturale e civica del Paese ospitante, sia un fattore determinante per la riuscita del percorso d’integrazione sociale dei migranti, oltre che condizione indispensabile per il loro accesso alle opportunità professionali e personali” (Massimi, 2014). Il contributo proposto focalizza bisogni e necessità a partire dai quali facilitare l’alfabetizzazione in italiano L2 (Lingua due) presentando i principali risultati di uno studio sul campo. Obiettivo dell'indagine è descrivere il ruolo dei CPIA come enti istituzionali di accoglienza e inclusione sociale attraverso osservazioni sistematiche delle azioni didattiche e delle relazioni presso classi di livello A1 e A2 di un CPIA del territorio romano. I docenti impegnati nel contesto di studio, inoltre, hanno partecipato ad alcuni focus group, riflettendo sui bisogni formativi e sulle buone pratiche che sottendono l’inclusione.
Gabrielli, S., Benvenuto, G., Sposetti, P., Szpunar, G. (2020). I Cpia come enti istituzionali di inclusione: un caso di studio a Roma. In Osservatorio romano sulle migrazioni. Quindicesimo rapporto (pp. 207-211). Roma : Idos.
I Cpia come enti istituzionali di inclusione: un caso di studio a Roma
Gabrielli S.;Benvenuto G.;Sposetti P.;Szpunar G.
2020-01-01
Abstract
I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA – dpr 263/2012), in quanto “soggetti pubblici di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente” (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, 2015), rappresentano un polo istituzionale per coordinare e realizzare azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, soprattutto ai gruppi svantaggiati (Accordo in CU del 10 luglio 2014). La popolazione alla quale i CPIA si rivolgono è recentemente mutata ed è oggi essenzialmente costituita da un pubblico adulto non nativo, che per le implicazioni sociali, demografiche e politiche che lo caratterizzano, pone nuove e specifiche sfide al sistema di formazione (Cacchione e Russo, 2018). Nella costruzione dei percorsi di formazione, appare necessario promuovere il successo formativo in riferimento alla realizzazione globale della persona (Messuri, 2018). In tal senso l’alfabetizzazione è considerata nella sua valenza di veicolo prioritario di inclusione sociale, riconoscendo quanto “la conoscenza della lingua, unitamente a quella culturale e civica del Paese ospitante, sia un fattore determinante per la riuscita del percorso d’integrazione sociale dei migranti, oltre che condizione indispensabile per il loro accesso alle opportunità professionali e personali” (Massimi, 2014). Il contributo proposto focalizza bisogni e necessità a partire dai quali facilitare l’alfabetizzazione in italiano L2 (Lingua due) presentando i principali risultati di uno studio sul campo. Obiettivo dell'indagine è descrivere il ruolo dei CPIA come enti istituzionali di accoglienza e inclusione sociale attraverso osservazioni sistematiche delle azioni didattiche e delle relazioni presso classi di livello A1 e A2 di un CPIA del territorio romano. I docenti impegnati nel contesto di studio, inoltre, hanno partecipato ad alcuni focus group, riflettendo sui bisogni formativi e sulle buone pratiche che sottendono l’inclusione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.