C. C. Canta: Prefazione

The essay, which constitutes the preface to the text edited by R. Memoli and A. Falzarano, underlines the aspects on the transition to the future that are present in the various essays in the book. The future is a right of every human being and concern for the future has always been a priority in people's lives; indeed, thinking about the future is essential for the harmonious growth of the personality (Erikson 1969). The sociologist cannot therefore be disinterested in the future of the society in which he lives (Bell, Mau 1971) and accept that the social system and institutions remain static and immobile but work to propose alternatives in a society that is constantly changing ( Mannheim 1972). We live in a time of great changes, if not real upheavals, which have put the social and behavioral models of just a short time ago into crisis: the climate and environmental crises; the worsening of conflicts and wars in various parts of the world and, in particular, in the nearby Mare Nostrum; the fear of unknown viruses and unprecedented pandemics even more lethal than those already experienced; the role of neuroscience in the global crisis, the impact of "Artificial Intelligence (AI)" in the process of change; the need for social justice that respects the dignity of the person; the loss of social ties and the worsening of social fragmentation; the absence of a foundation in the subject; the loss of self-esteem and confidence in one's abilities, particularly among younger people. These changes, which are very fast today, generate the spread of a subjective and collective insecurity which suffocates hope at its roots. Yet in the face of these enormous problems one cannot remain inert, let pessimism and panic suffocate the person and take over his freedom: "Thinking about the future" is the only way to react, as has happened during the twentieth century. Paraphasing Aurelio Peccei, today looking to the future is the only way to carry out a revolution. Since the construction of the future is also closely linked to an ethical commitment, it is important to identify «the historical keys that operate the levers of social change; changes in the larger social structure” (Bell 1973: 7).

Il saggio, che costituisce la prefazione al testo curato da R. Memoli e A. Falzarano sottolinea gli aspetti sulla transizione al futuro che sono presenti nei vari saggi presenti nel libro. Il futuro è un diritto di ogni essere umano e la preoccupazione per il futuro ha sempre costituito una priorità nella vita delle persone, anzi, pensare il futuro è essenziale per la crescita armonica della personalità (Erikson 1969). Il/la sociologo/a non può perciò disinteressarsi del futuro della società (Bell, Mau 1971) in cui vive e accettare che il sistema sociale e le istituzioni rimangano statiche e immobili ma operare per proporre alternative in una società che è in continuo mutamento (Mannheim 1972). Viviamo in un tempo di grandi cambiamenti, se non di veri e propri sconvolgimenti, che hanno messo in crisi i modelli sociali e comportamentali di appena poco tempo fa: le crisi climatiche e ambientali; l’inasprirsi di conflitti e guerre in varie parti del mondo e, in particolare, nel vicino Mare Nostrum; la paura di virus sconosciuti e di inedite pandemie ancor più letali di quelle già sperimentate; il ruolo delle neuroscienze nella crisi globale, l’impatto dell’“Intelligenza Artificiale (IA)” nel processo di cambiamento; la necessità di una giustizia sociale rispettosa della dignità della persona; la perdita dei legami sociali e l’acuirsi della frammentazione sociale; l’assenza di un fondamento nel soggetto; la perdita di autostima e di fiducia nelle proprie capacità in particolare tra i più giovani. Tali cambiamenti, che oggi sono velocissimi, generano il diffondersi di una insicurezza soggettiva e collettiva che soffoca alla radice la speranza. Eppure di fronte a questi problemi enormi non si può rimanere inerti, lasciare che il pessimismo e il panico soffochino la persona e abbiano il sopravvento sulla sua libertà: “Pensare il futuro” è l’unico modo per reagire, come è accaduto nel corso del novecento. Parafasando Aurelio Peccei oggi guardare al futuro è l’unico modo per compiere una rivoluzione. Poiché la costruzione del futuro è strettamente legata anche ad un impegno etico, è importante individuare «le chiavi storiche che manovrano le leve del cambiamento sociale; i cambiamenti nella più vasta struttura sociale» (Bell 1973: 7).