Il contributo propone una riflessione generale sui bestiari medievali e sulle loro funzioni. Partendo dall'assunto storiografico che questo tipo di scritture sia interpretabile perlopiù alla luce del simbolismo tipico del medioevo, il lavoro cerca qui di introdurre nella problematica l'elemento empirico, domandandosi se nei processi che hanno portato alla strutturazione di questi trattati non abbia giocato un qualche ruolo anche la conoscenza diretta di certi animali. Il discorso viene così sviluppato osservando i percorsi di tre animali nella tradizione occidentale di questi trattati: il pellicano, il porco marino, l'unicorno. Ciò porta a ritenere possibile che, in almeno alcuni momenti della vita di questa tradizione, la conoscenza diretta non sia venuta del tutto meno, sempre naturalmente intrecciandosi con gli aspetti più propriamente simbolici e religiosi.
Internullo, D. (2024). Fantastico o perduto? Una riflessione sui bestiari medievali. In R.M. Francesco Carta (a cura di), Sacra Silva. Bosco e religione tra tarda antichità e medioevo (pp. 387-410). Roma : Viella.
Fantastico o perduto? Una riflessione sui bestiari medievali
Dario Internullo
2024-01-01
Abstract
Il contributo propone una riflessione generale sui bestiari medievali e sulle loro funzioni. Partendo dall'assunto storiografico che questo tipo di scritture sia interpretabile perlopiù alla luce del simbolismo tipico del medioevo, il lavoro cerca qui di introdurre nella problematica l'elemento empirico, domandandosi se nei processi che hanno portato alla strutturazione di questi trattati non abbia giocato un qualche ruolo anche la conoscenza diretta di certi animali. Il discorso viene così sviluppato osservando i percorsi di tre animali nella tradizione occidentale di questi trattati: il pellicano, il porco marino, l'unicorno. Ciò porta a ritenere possibile che, in almeno alcuni momenti della vita di questa tradizione, la conoscenza diretta non sia venuta del tutto meno, sempre naturalmente intrecciandosi con gli aspetti più propriamente simbolici e religiosi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.