Per cogliere l’originalità della riflessione durkheimiana sul lavoro è importante sottolineare come essa si svolga intorno a due aspetti sostanziali: i gruppi professionali, intesi come luogo della riorganizzazione sociale del lavoro; e la persona, intesa come ideale moderno il cui contenuto viene definito alla luce della trasformazione dell’istituto contrattuale. Questa duplice riflessione sul lavoro, si traduce in una critica sociologica a quelle che Durkheim qualifica come le due principali forme patologiche della divisione del lavoro moderno: la “divisione anomica” e la “divisione coercitiva” del lavoro. In via preliminare, per meglio situare le ragioni della centralità di entrambi questi aspetti, e per meglio perimetrare la portata critica della sociologia di Durkheim, appare importante comprendere la sua riflessione sulle trasformazioni del potere nelle società moderne e le conseguenze che questa riflessione ha sulla sua concezione dello Stato.
Marcucci, N. (2024). Émile Durkheim: Il lavoro dell’ideale. In F.A. Giovanni Mari (a cura di), Idee di lavoro e di ozio nella nostra civiltà (pp. 723-731). Firenze : Firenze University Press.
Émile Durkheim: Il lavoro dell’ideale
Nicola Marcucci
2024-01-01
Abstract
Per cogliere l’originalità della riflessione durkheimiana sul lavoro è importante sottolineare come essa si svolga intorno a due aspetti sostanziali: i gruppi professionali, intesi come luogo della riorganizzazione sociale del lavoro; e la persona, intesa come ideale moderno il cui contenuto viene definito alla luce della trasformazione dell’istituto contrattuale. Questa duplice riflessione sul lavoro, si traduce in una critica sociologica a quelle che Durkheim qualifica come le due principali forme patologiche della divisione del lavoro moderno: la “divisione anomica” e la “divisione coercitiva” del lavoro. In via preliminare, per meglio situare le ragioni della centralità di entrambi questi aspetti, e per meglio perimetrare la portata critica della sociologia di Durkheim, appare importante comprendere la sua riflessione sulle trasformazioni del potere nelle società moderne e le conseguenze che questa riflessione ha sulla sua concezione dello Stato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.