Con la pubblicazione di questa raccolta di saggi si prosegue la tradizione del Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” avviata nel 2007, con l’organizzazione di un seminario di studi storico-cartografici e la restituzione delle relative memorie a stampa, che presentano – di anno in anno – le più recenti riflessioni teoriche sulle fonti e sull’applicazione delle tecnologie al servizio della ricerca geografica. Un impegno che con tenacia e orgoglio portiamo avanti e che ha reso i seminari Dalla mappa al GIS un punto di riferimento per quanti si muovono nell’alveo della ricerca geostorica in Italia, oltre che un seguito e autorevole appuntamento a livello nazionale e internazionale, come dimostrano i programmi e le raccolte di queste prime quindici edizioni. Il seminario organizzato dal Labgeo Caraci nel 2023, come di consueto in collaborazione con il Centro italiano per gli studi storico-geografici (CISGE), è stato dedicato a un tema assai frequentato dagli studiosi e dai geografi storici aperti alla collaborazione fra le scienze e gli specialisti incardinati in settori diversi, particolarmente da quanti di noi si trovano a lavorare in progetti sviluppati da gruppi ampi e compositi, sia per competenze che per provenienze geografiche intra e sovranazionali. Il titolo di quelle due giornate, Interdisciplinarità e geotecnologie. Dalla ricerca all’applicazione dei saperi, è stato recuperato nella omonima pubblicazione che ne restituisce le risultanze a stampa (e in open access). Nel solco della nostra ricordata tradizione, l’attenzione dei ricercatori intervenuti si è concentrata su alcuni tra gli aspetti fondanti, tra cui quello formativo-didattico in senso lato, comprendendo così la formazione primaria, quella universitaria e postuniversitaria con diversi esempi, l’elaborazione teorica e l’applicazione della stessa teoria attraverso le tecnologie esistenti, fortemente declinate sul versante della multidisciplinarità. Da sempre, un ruolo centrale nei nostri appuntamenti è rivestito dalle fonti, intese in modo diacronico e transcalare: la loro attenta lettura, decostruttiva e critica, lo studio avveduto e consapevole, rappresentano costantemente un possibile ponte fra le discipline. Infine, gli studi e i progetti che coniugano la ricerca geostorica, l’attenzione ai luoghi e ai territori e che trovano nelle tecnologie economicamente più accessibili una possibilità di “democratizzazione” di alcuni strumenti, in funzione di una valorizzazione su diversi piani – su tutti, quello culturale e della conoscenza – delle aree oggetto di studio, a varie scale e in differenti contesti spazio-temporali
D'Ascenzo, A., Mastrovito, D. (2025). Valorizzare e comunicare la tradizione nell’innovazione, 1-306.
Valorizzare e comunicare la tradizione nell’innovazione
Annalisa D'Ascenzo
Investigation
;Davide Mastrovito
Investigation
2025-01-01
Abstract
Con la pubblicazione di questa raccolta di saggi si prosegue la tradizione del Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” avviata nel 2007, con l’organizzazione di un seminario di studi storico-cartografici e la restituzione delle relative memorie a stampa, che presentano – di anno in anno – le più recenti riflessioni teoriche sulle fonti e sull’applicazione delle tecnologie al servizio della ricerca geografica. Un impegno che con tenacia e orgoglio portiamo avanti e che ha reso i seminari Dalla mappa al GIS un punto di riferimento per quanti si muovono nell’alveo della ricerca geostorica in Italia, oltre che un seguito e autorevole appuntamento a livello nazionale e internazionale, come dimostrano i programmi e le raccolte di queste prime quindici edizioni. Il seminario organizzato dal Labgeo Caraci nel 2023, come di consueto in collaborazione con il Centro italiano per gli studi storico-geografici (CISGE), è stato dedicato a un tema assai frequentato dagli studiosi e dai geografi storici aperti alla collaborazione fra le scienze e gli specialisti incardinati in settori diversi, particolarmente da quanti di noi si trovano a lavorare in progetti sviluppati da gruppi ampi e compositi, sia per competenze che per provenienze geografiche intra e sovranazionali. Il titolo di quelle due giornate, Interdisciplinarità e geotecnologie. Dalla ricerca all’applicazione dei saperi, è stato recuperato nella omonima pubblicazione che ne restituisce le risultanze a stampa (e in open access). Nel solco della nostra ricordata tradizione, l’attenzione dei ricercatori intervenuti si è concentrata su alcuni tra gli aspetti fondanti, tra cui quello formativo-didattico in senso lato, comprendendo così la formazione primaria, quella universitaria e postuniversitaria con diversi esempi, l’elaborazione teorica e l’applicazione della stessa teoria attraverso le tecnologie esistenti, fortemente declinate sul versante della multidisciplinarità. Da sempre, un ruolo centrale nei nostri appuntamenti è rivestito dalle fonti, intese in modo diacronico e transcalare: la loro attenta lettura, decostruttiva e critica, lo studio avveduto e consapevole, rappresentano costantemente un possibile ponte fra le discipline. Infine, gli studi e i progetti che coniugano la ricerca geostorica, l’attenzione ai luoghi e ai territori e che trovano nelle tecnologie economicamente più accessibili una possibilità di “democratizzazione” di alcuni strumenti, in funzione di una valorizzazione su diversi piani – su tutti, quello culturale e della conoscenza – delle aree oggetto di studio, a varie scale e in differenti contesti spazio-temporaliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.