In questi ultimi anni l’ortodossia ucraina si è trovata dilaniata dallo scontro in atto tra il patriarcato di Mosca e quello di Costantinopoli. Tale vicenda ha radici storiche che affondano sia nel valore rivestito da Kiev per gli ortodossi slavo-orientali, sia nell’antagonismo di lunga data tra Mosca e Costantinopoli per l’egemonia sul mondo ortodosso. Dopo le persecuzioni che gli ortodossi dell’Ucraina – come del resto i credenti dell’Unione Sovietica nel loro complesso – subirono nel corso del Novecento, all’indomani dell’indipendenza vari furono i tentativi di formazione di una Chiesa nazionale, svincolata dal legame di comunione con il patriarcato di Mosca. Tali sforzi costituirono uno dei pilastri del processo di nation building promosso dalla dirigenza ucraina. La discontinuità rispetto al passato fu rappresentata dalla disponibilità del patriarcato ecumenico di assecondare il progetto di una Chiesa nazionale, reagendo a sollecitazioni che questa volta non provenivano dal mondo ecclesiastico, ma da quello politico. Mentre la guerra infuriava nel Donbas la questione ecclesiastica venne politicizzata, divenendo lo strumento degli opposti nazionalismi e provocando di fatto uno scisma all’interno dell’ortodossia mondiale.
Merlo, S. (2024). L’ortodossia ucraina tra Mosca e Costantinopoli. In Andrea Graziosi e Francesca Lomastro (a cura di), Il nazionalismo russo. Spazio postsovietico e guerra all’Ucraina (pp. 129-146). Roma : Viella.
L’ortodossia ucraina tra Mosca e Costantinopoli
Merlo Simona
2024-01-01
Abstract
In questi ultimi anni l’ortodossia ucraina si è trovata dilaniata dallo scontro in atto tra il patriarcato di Mosca e quello di Costantinopoli. Tale vicenda ha radici storiche che affondano sia nel valore rivestito da Kiev per gli ortodossi slavo-orientali, sia nell’antagonismo di lunga data tra Mosca e Costantinopoli per l’egemonia sul mondo ortodosso. Dopo le persecuzioni che gli ortodossi dell’Ucraina – come del resto i credenti dell’Unione Sovietica nel loro complesso – subirono nel corso del Novecento, all’indomani dell’indipendenza vari furono i tentativi di formazione di una Chiesa nazionale, svincolata dal legame di comunione con il patriarcato di Mosca. Tali sforzi costituirono uno dei pilastri del processo di nation building promosso dalla dirigenza ucraina. La discontinuità rispetto al passato fu rappresentata dalla disponibilità del patriarcato ecumenico di assecondare il progetto di una Chiesa nazionale, reagendo a sollecitazioni che questa volta non provenivano dal mondo ecclesiastico, ma da quello politico. Mentre la guerra infuriava nel Donbas la questione ecclesiastica venne politicizzata, divenendo lo strumento degli opposti nazionalismi e provocando di fatto uno scisma all’interno dell’ortodossia mondiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.