Pubblicate per la prima volta sul settimanale umoristico milanese «L’Uomo di Pietra» nel 1857, le Memorie di un gatto rappresentano la seconda prova romanzesca di Antonio Ghislanzoni (1824-1893). Protagonista del racconto è Figaro, felino originario di Cassano d’Adda che, costretto a letto dalla malattia, decide di impugnare penna e calamaio con l’intento di consegnare ai posteri la singolare testimonianza del proprio passaggio nel mondo. Ne risulta un autentico romanzo sociale, in cui la straniante prospettiva gattesca offre una fotografia in negativo delle convenzioni che governano la società umana del XIX secolo. Trama e personaggi – popolani, servitori, borghesi, intellettuali e aristocratici – fungono, difatti, da pretesto per «osservazioni fisiologiche» che affrontano una vasta gamma di tematiche di stringente attualità. Dall’ipocrisia sottesa all’istituzione matrimoniale, alla generale credulità degli individui di fronte a eventi pseudo-apocalittici. Dalla fallacia dei programmi scolastici adottati nelle scuole femminili, al rapporto tra letteratura e moralità.
Colombi, R. (2024). Antonio Ghislanzoni, lo scrittore giornalista che ebbe «il torto di non nascere in Francia». Introduzione, 7-36.
Antonio Ghislanzoni, lo scrittore giornalista che ebbe «il torto di non nascere in Francia». Introduzione
roberta colombi
2024-01-01
Abstract
Pubblicate per la prima volta sul settimanale umoristico milanese «L’Uomo di Pietra» nel 1857, le Memorie di un gatto rappresentano la seconda prova romanzesca di Antonio Ghislanzoni (1824-1893). Protagonista del racconto è Figaro, felino originario di Cassano d’Adda che, costretto a letto dalla malattia, decide di impugnare penna e calamaio con l’intento di consegnare ai posteri la singolare testimonianza del proprio passaggio nel mondo. Ne risulta un autentico romanzo sociale, in cui la straniante prospettiva gattesca offre una fotografia in negativo delle convenzioni che governano la società umana del XIX secolo. Trama e personaggi – popolani, servitori, borghesi, intellettuali e aristocratici – fungono, difatti, da pretesto per «osservazioni fisiologiche» che affrontano una vasta gamma di tematiche di stringente attualità. Dall’ipocrisia sottesa all’istituzione matrimoniale, alla generale credulità degli individui di fronte a eventi pseudo-apocalittici. Dalla fallacia dei programmi scolastici adottati nelle scuole femminili, al rapporto tra letteratura e moralità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.