Equo compenso e appalti pubblici: correlazioni, interferenze e possibili soluzioni tra discipline non dialoganti.

The theme of "fair" compensation and the economic protection of professionals, already enigmatic in itself considering the existence of a dichotomy between regulated and non-regulated professions, intertwines with the tendering procedures and the awarding of contracts in public administration, leaving some interpretative questions open. In particular, the relationship between Law 49/2023 and Legislative Decree 36/2023 presents a problem regarding the unresolved issue of intellectual services, which, pursuant to Article 8, paragraph 2 of Legislative Decree 36/2023, cannot be provided free of charge by professionals, except in exceptional cases and with adequate justification. The author, referencing recent outcomes from administrative jurisprudence, attempts to outline interpretative guidelines.

Il tema del compenso “equo” e della tutela economica dei professionisti, già di per sé enigmatico in considerazione dell’esistenza di una dicotomia tra professioni ordinistiche e non ordinistiche, si intreccia con le procedure di gara e l’affidamento degli incarichi nella pubblica amministrazione lasciando aperte alcune questioni interpretative. In particolare, il rapporto tra la l. 49/2023 ed il d.lgs. 36/2023 si presenta problematico nell’irrisolta questione delle prestazioni d’opera intellettuale che, ai sensi dell’art. 8 co. 2 d.lgs. 36/2023, non possono essere rese gratuitamente dai professionisti, se non in casi eccezionali e previa adeguata motivazione. L’A., avvalendosi anche dei recenti punti di approdo della giurisprudenza amministrativa, prova a tracciare delle linee interpretative.