Viviamo in un’epoca di profondi cambiamenti che stanno rimettendo in discussione la struttura stessa delle nostre società cresciute sulla spinta della globalizzazione e sull’eredità politica della caduta del Muro di Berlino. Se nonostante alcuni eventi di rottura come l’11 settembre 2001 o la grande crisi economica del 2007-2009, fino a qualche anno fa si poteva ancora affermare che le nostre società vivessero in una condizione post-apocalittica e post-storica – nel senso che il ripetersi delle grandi tragedie del passato sembrava ai più ormai impossibile – questo giudizio oggi non è più valido. Annunciata dalla pandemia di Covid-19, la nuova era rimette al centro drammatici processi di mutamento come il cambiamento climatico, lo spettro della guerra mondiale o le conseguenze di un’incontrollata transizione digitale. Le contraddizioni messe in moto dalla globalizzazione esplodono mettendo l’umanità di fronte ad una scelta decisiva: cambiare radicalmente oppure perire. Il presente volume intende riflettere su questo scenario interrogandosi sul modo in cui la teoria sociologica può offrire un contributo nel fronteggiare queste sfide. Al centro del volume si pone quindi l’analisi critica di una categoria chiave del dibattito delle scienze sociali: quella di modernità – o meglio di seconda modernità – sulla base della quale le donne e gli uomini del mondo globale hanno continuato a pensare la loro esperienza sociale e organizzato la società e che, oggi, appare di nuovo il punto di partenza per immaginare e costruire il futuro.
Antonelli, F. (a cura di). (2024). Oltre la seconda modernità. La teoria sociologica di fronte alla digitalizzazione, il cambiamento climatico e i nuovi rapporti sud/nord del mondo. Perugia : Morlacchi.
Oltre la seconda modernità. La teoria sociologica di fronte alla digitalizzazione, il cambiamento climatico e i nuovi rapporti sud/nord del mondo
francesco antonelli
2024-01-01
Abstract
Viviamo in un’epoca di profondi cambiamenti che stanno rimettendo in discussione la struttura stessa delle nostre società cresciute sulla spinta della globalizzazione e sull’eredità politica della caduta del Muro di Berlino. Se nonostante alcuni eventi di rottura come l’11 settembre 2001 o la grande crisi economica del 2007-2009, fino a qualche anno fa si poteva ancora affermare che le nostre società vivessero in una condizione post-apocalittica e post-storica – nel senso che il ripetersi delle grandi tragedie del passato sembrava ai più ormai impossibile – questo giudizio oggi non è più valido. Annunciata dalla pandemia di Covid-19, la nuova era rimette al centro drammatici processi di mutamento come il cambiamento climatico, lo spettro della guerra mondiale o le conseguenze di un’incontrollata transizione digitale. Le contraddizioni messe in moto dalla globalizzazione esplodono mettendo l’umanità di fronte ad una scelta decisiva: cambiare radicalmente oppure perire. Il presente volume intende riflettere su questo scenario interrogandosi sul modo in cui la teoria sociologica può offrire un contributo nel fronteggiare queste sfide. Al centro del volume si pone quindi l’analisi critica di una categoria chiave del dibattito delle scienze sociali: quella di modernità – o meglio di seconda modernità – sulla base della quale le donne e gli uomini del mondo globale hanno continuato a pensare la loro esperienza sociale e organizzato la società e che, oggi, appare di nuovo il punto di partenza per immaginare e costruire il futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.