Il saggio si focalizza sulle emozioni e sulla fondamentale riscoperta della loro valenza etica ed educativa in vaste aree della conoscenza, che comprendono la filosofia, la psicologia e la letteratura cognitiva. All’interno di questa cornice, anche sulla scia di alcuni recenti studi dedicati alle emozioni shakespeariane, viene inquadrata l’opera tarda di William Shakespeare 'The Tempest' (1610-11). In essa si rileva la pregnanza dell’intelligenza emotiva (o dell’'intelligenza delle emozioni', secondo la filosofa Martha Nussbaum) come dispositivo di comprensione e regolazione di quelle che all’epoca del Bardo erano identificate soprattutto come ‘passioni delle mente’ (nel caso di Prospero, la sua terrificante sete di vendetta), e quindi di riflessione sul comportamento più giusto da adottare per vincere tanto la forza dirompente di questi ‘moti’, quando slegati dal raziocinio, dall’empatia e dalla compassione, quanto il proprio narcisismo egoistico, nel segno di un miglioramento mentale e morale (eudemonistico, secondo gli antichi greci) che non riguarda soltanto l’individuo ma l’intera società umana.

Esposito, L. (2024). “L’intelligenza emotiva, Shakespeare e le ‘passioni della mente’ di Prospero”.. In Angela Leonardi (a cura di), Dall’intelligenza rivelata all’intelligenza artificiale. Prospettive interdisciplinari nella letteratura inglese tra XVI e XXI secolo (pp. 29-61). Napoli : Liguori.

“L’intelligenza emotiva, Shakespeare e le ‘passioni della mente’ di Prospero”.

Lucia Esposito
2024-01-01

Abstract

Il saggio si focalizza sulle emozioni e sulla fondamentale riscoperta della loro valenza etica ed educativa in vaste aree della conoscenza, che comprendono la filosofia, la psicologia e la letteratura cognitiva. All’interno di questa cornice, anche sulla scia di alcuni recenti studi dedicati alle emozioni shakespeariane, viene inquadrata l’opera tarda di William Shakespeare 'The Tempest' (1610-11). In essa si rileva la pregnanza dell’intelligenza emotiva (o dell’'intelligenza delle emozioni', secondo la filosofa Martha Nussbaum) come dispositivo di comprensione e regolazione di quelle che all’epoca del Bardo erano identificate soprattutto come ‘passioni delle mente’ (nel caso di Prospero, la sua terrificante sete di vendetta), e quindi di riflessione sul comportamento più giusto da adottare per vincere tanto la forza dirompente di questi ‘moti’, quando slegati dal raziocinio, dall’empatia e dalla compassione, quanto il proprio narcisismo egoistico, nel segno di un miglioramento mentale e morale (eudemonistico, secondo gli antichi greci) che non riguarda soltanto l’individuo ma l’intera società umana.
2024
978-88-207-7073-0
Esposito, L. (2024). “L’intelligenza emotiva, Shakespeare e le ‘passioni della mente’ di Prospero”.. In Angela Leonardi (a cura di), Dall’intelligenza rivelata all’intelligenza artificiale. Prospettive interdisciplinari nella letteratura inglese tra XVI e XXI secolo (pp. 29-61). Napoli : Liguori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/495337
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