Il volume raccoglie gli atti del convegno “Miserabilia. Le parole della miseria” tenutosi presso l’Università Iuav di Venezia il 14 maggio 2024. Il convegno è stato organizzato dall’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, coordinatrice Professoressa Sara Marini, nell’ambito delle attività del Prin “MISERABILIA. Spazi e spettri della miseria” (Call Mur 2022, SH5), Principal Investigator Professoressa Sara Marini. Il testo è una definizione della voce “arrangiarsi”. Il progetto come arte di arrangiarsi crea aderenze e registra condizioni peculiari con cui costruisce dialettiche generative vicendevoli: è un tessere tra le cose, non sopra di esse; è un adattare i luoghi alle intenzioni ed è, viceversa, un adattare metodi, strumenti e volontà alle circostanze e alle risorse disponibili. È, perciò, anche una riflessione su cosa e su chi abbia dignità di essere considerato risorsa, cosa o chi ne abbia il rango: in quale misura, in quali condizioni, e perché. Il testo argomenta questa interpretazione dell’arrangiarsi, con riferimento, tra gli altri, ai coniugi Smithson e allo studio di architettura del paesaggio Ruderal.
Metta, A. (2024). Cahiers di miserabilia. Vol. 1. In P.A. Marini S. (a cura di), Glossario di Miserabilia (pp. 16-21). Milano : Mimesis Edizioni srl.
Cahiers di miserabilia. Vol. 1
annalisa metta
2024-01-01
Abstract
Il volume raccoglie gli atti del convegno “Miserabilia. Le parole della miseria” tenutosi presso l’Università Iuav di Venezia il 14 maggio 2024. Il convegno è stato organizzato dall’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, coordinatrice Professoressa Sara Marini, nell’ambito delle attività del Prin “MISERABILIA. Spazi e spettri della miseria” (Call Mur 2022, SH5), Principal Investigator Professoressa Sara Marini. Il testo è una definizione della voce “arrangiarsi”. Il progetto come arte di arrangiarsi crea aderenze e registra condizioni peculiari con cui costruisce dialettiche generative vicendevoli: è un tessere tra le cose, non sopra di esse; è un adattare i luoghi alle intenzioni ed è, viceversa, un adattare metodi, strumenti e volontà alle circostanze e alle risorse disponibili. È, perciò, anche una riflessione su cosa e su chi abbia dignità di essere considerato risorsa, cosa o chi ne abbia il rango: in quale misura, in quali condizioni, e perché. Il testo argomenta questa interpretazione dell’arrangiarsi, con riferimento, tra gli altri, ai coniugi Smithson e allo studio di architettura del paesaggio Ruderal.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.