RETE CICLABILE E PEDONALE DI RICONNESSIONE DEI QUARTIERI TESTACCIO / OSTIENSE / MARCONI La ciclabile del Tevere è oggi l’unico percorso ciclo-pedonale esistente che attraversa Roma da nord a sud toccando alcuni dei quartieri centrali più importanti della città storica. Proprio in virtù della sua centralità è possibile connettersi ad esso e collegare punti rilevanti del tessuto urbano di Roma, sia dal punto di vista monumentale che dal punto di vista della mobilità. In questo tratto della ciclabile del Tevere le connessioni sono facilitate dalla presenza di rampe di risalita in corrispondenza di tutti i ponti. Il progetto consiste nella creazione di una rete di ramificazioni ciclo-pedonali nell’area Ostiense/Marconi, che utilizzando la dorsale del Tevere come asse principale, si estendano verso il tessuto urbano circostante su entrambe le sponde del fiume, avendo l’obiettivo di raggiungere luoghi puntuali, nei quali vi siano monumenti, sedi universitarie, attrezzature pubbliche di quartiere o accessi alla mobilità comunale e regionale. Lo schema che qui si trova illustrato rappresenta lo schema di progetto di questa ipotesi di riconnessione urbana che riguarda i quartieri Testaccio, Ostiense e Marconi. Esso va inteso come una rete di collegamento che si inserisce all’interno di Piano Urbano vigente e che si propone di stabilire una connessione fra le varie sub-aree che fanno parte del Progetto Urbano: alla grande scala dei comparti di trasformazione, la rete vuole integrare la micro-scala degli spazi urbani non inclusi in essi. Questo primo stralcio nasca dalla necessità di ipotizzare il riallacciamento ciclopedonale delle sedi universitarie dell’Università di Roma Tre collocate in questo quadrante urbano. Proprio perché il modello di insediamento diffuso dell’università si può considerare a distanza di trent’anni dalla fondazione, concluso e compiuto, si rende necessaria la costruzione di una rete di collegamento che abbia una molteplicità di scopi. Primo, il collegamento ciclopedonale delle sedi universitarie in modo che gli studenti possano muoversi liberamente da una sede all’altra, recuperando una unità di fruizione delle risorse didattiche e di ricerca comuni; secondo, la rete intercettando spazi, attrezzature e risorse urbane dei quartieri che attraversa può divenire uno strumento concreto di integrazione fra la città e l’università. Infine, il sistema dei collegamenti può volutamente essere parte di un piano strategico di uso degli spazi pubblici esistenti -spesso degradati proprio a causa del loro isolamento ed inoltre, può costituire -così come per le sedi dell’università- un collegamento diretto con attrezzature di quartiere e luoghi istituzionali. La rete di riconnessione ciclabile e pedonale è per definizione e scopo una rete intermodale, poiché ne sono nodi nevralgici le stazioni della metropolitana e della ferrovia, le fermate degli autobus, i parcheggi di sosta. La rete è organizzata attraverso un sistema di layer interdipendenti, che mediante accostamento e interazione stabiliscono collegamenti e connessioni. I nodi sono in corrispondenza di elementi sensibili del tessuto urbano esistente.
Furnari, M. (In corso di stampa). Mobilità e rigenerazione urbana Ipotesi per la rigenerazione dello spazio pubblico del Quadrante Ostiense Attraverso una rete ciclabile per l’Università Roma tre. Roma : Roma Tre Press.
Mobilità e rigenerazione urbana Ipotesi per la rigenerazione dello spazio pubblico del Quadrante Ostiense Attraverso una rete ciclabile per l’Università Roma tre
Michele Furnari
In corso di stampa
Abstract
RETE CICLABILE E PEDONALE DI RICONNESSIONE DEI QUARTIERI TESTACCIO / OSTIENSE / MARCONI La ciclabile del Tevere è oggi l’unico percorso ciclo-pedonale esistente che attraversa Roma da nord a sud toccando alcuni dei quartieri centrali più importanti della città storica. Proprio in virtù della sua centralità è possibile connettersi ad esso e collegare punti rilevanti del tessuto urbano di Roma, sia dal punto di vista monumentale che dal punto di vista della mobilità. In questo tratto della ciclabile del Tevere le connessioni sono facilitate dalla presenza di rampe di risalita in corrispondenza di tutti i ponti. Il progetto consiste nella creazione di una rete di ramificazioni ciclo-pedonali nell’area Ostiense/Marconi, che utilizzando la dorsale del Tevere come asse principale, si estendano verso il tessuto urbano circostante su entrambe le sponde del fiume, avendo l’obiettivo di raggiungere luoghi puntuali, nei quali vi siano monumenti, sedi universitarie, attrezzature pubbliche di quartiere o accessi alla mobilità comunale e regionale. Lo schema che qui si trova illustrato rappresenta lo schema di progetto di questa ipotesi di riconnessione urbana che riguarda i quartieri Testaccio, Ostiense e Marconi. Esso va inteso come una rete di collegamento che si inserisce all’interno di Piano Urbano vigente e che si propone di stabilire una connessione fra le varie sub-aree che fanno parte del Progetto Urbano: alla grande scala dei comparti di trasformazione, la rete vuole integrare la micro-scala degli spazi urbani non inclusi in essi. Questo primo stralcio nasca dalla necessità di ipotizzare il riallacciamento ciclopedonale delle sedi universitarie dell’Università di Roma Tre collocate in questo quadrante urbano. Proprio perché il modello di insediamento diffuso dell’università si può considerare a distanza di trent’anni dalla fondazione, concluso e compiuto, si rende necessaria la costruzione di una rete di collegamento che abbia una molteplicità di scopi. Primo, il collegamento ciclopedonale delle sedi universitarie in modo che gli studenti possano muoversi liberamente da una sede all’altra, recuperando una unità di fruizione delle risorse didattiche e di ricerca comuni; secondo, la rete intercettando spazi, attrezzature e risorse urbane dei quartieri che attraversa può divenire uno strumento concreto di integrazione fra la città e l’università. Infine, il sistema dei collegamenti può volutamente essere parte di un piano strategico di uso degli spazi pubblici esistenti -spesso degradati proprio a causa del loro isolamento ed inoltre, può costituire -così come per le sedi dell’università- un collegamento diretto con attrezzature di quartiere e luoghi istituzionali. La rete di riconnessione ciclabile e pedonale è per definizione e scopo una rete intermodale, poiché ne sono nodi nevralgici le stazioni della metropolitana e della ferrovia, le fermate degli autobus, i parcheggi di sosta. La rete è organizzata attraverso un sistema di layer interdipendenti, che mediante accostamento e interazione stabiliscono collegamenti e connessioni. I nodi sono in corrispondenza di elementi sensibili del tessuto urbano esistente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.