Le fonti geostoriche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il territorio pontino tra progettualità passate e presenti. Il contributo è incentrato sul territorio delle paludi pontine e nello specifico sulle dinamiche fluviali dei tre principali corsi d’acqua, accomunati da complesse dinamiche idrogeologiche fluviali, che hanno contribuito per secoli all’estensione dei caratteristici impaludamenti: il fiume Cavata, il fiume Ufente e il fiume Amaseno. Con le trasformazioni attuate a partire dagli anni Trenta del Novecento mediante le bonifiche integrali, nel territorio esaminato si è verificata una drastica e irreversibile trasformazione dei quadri paesistici e ambientali e una preoccupante conflittualità nell’utilizzo, molto spesso improprio, delle risorse idriche. A ciò si aggiunge un repentino fenomeno, intensificatosi dagli anni Cinquanta del Novecento, di degrado ambientale caratterizzato da un incremento incontrollato delle aree urbanizzate, industriali e infrastrutturali e portato avanti mediante una scarsa o errata pianificazione del territorio. Questa modalità di agire può essere ricondotta a quella che gli ingegneri idraulici che operarono sul suolo pontino, alla fine del XVIII secolo, definiscono “perdita di una cultura idraulica”, di cui ancora oggi si percepisce l’esistenza. Di particolare interesse a questo proposito sono i contratti di fiume, strumenti volontari della programmazione strategica e negoziata finalizzati ad attivare progetti condivisi di miglioramento della qualità ecologica fluviale e di prevenzione del rischio idraulico, a diffondere una corretta gestione delle risorse idriche e a contribuire alla promozione di processi di sviluppo locale. Tra i diversi contratti di fiume attivati negli ultimi tre anni nella Provincia di Latina, il contributo intende riflettere, nello specifico, sul contratto di fiume dell’Amaseno, nel quale è stata dedicata particolare attenzione all’utilizzo del patrimonio documentale storico, in questo caso particolarmente ricco di informazioni bibliografiche e cartografiche sul rischio ambientale, utile per pianificare interventi territoriali sostenibili ed è stata prestata particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle comunità locali nei processi di governance.
Carallo, S. (2020). Le fonti geostoriche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il territorio pontino, progettualità passate e presenti. In Arturo Gallia (a cura di), Territorio: rischio / risorsa (pp. 243-268). Roma : Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci”.
Le fonti geostoriche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il territorio pontino, progettualità passate e presenti
sara carallo
2020-01-01
Abstract
Le fonti geostoriche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il territorio pontino tra progettualità passate e presenti. Il contributo è incentrato sul territorio delle paludi pontine e nello specifico sulle dinamiche fluviali dei tre principali corsi d’acqua, accomunati da complesse dinamiche idrogeologiche fluviali, che hanno contribuito per secoli all’estensione dei caratteristici impaludamenti: il fiume Cavata, il fiume Ufente e il fiume Amaseno. Con le trasformazioni attuate a partire dagli anni Trenta del Novecento mediante le bonifiche integrali, nel territorio esaminato si è verificata una drastica e irreversibile trasformazione dei quadri paesistici e ambientali e una preoccupante conflittualità nell’utilizzo, molto spesso improprio, delle risorse idriche. A ciò si aggiunge un repentino fenomeno, intensificatosi dagli anni Cinquanta del Novecento, di degrado ambientale caratterizzato da un incremento incontrollato delle aree urbanizzate, industriali e infrastrutturali e portato avanti mediante una scarsa o errata pianificazione del territorio. Questa modalità di agire può essere ricondotta a quella che gli ingegneri idraulici che operarono sul suolo pontino, alla fine del XVIII secolo, definiscono “perdita di una cultura idraulica”, di cui ancora oggi si percepisce l’esistenza. Di particolare interesse a questo proposito sono i contratti di fiume, strumenti volontari della programmazione strategica e negoziata finalizzati ad attivare progetti condivisi di miglioramento della qualità ecologica fluviale e di prevenzione del rischio idraulico, a diffondere una corretta gestione delle risorse idriche e a contribuire alla promozione di processi di sviluppo locale. Tra i diversi contratti di fiume attivati negli ultimi tre anni nella Provincia di Latina, il contributo intende riflettere, nello specifico, sul contratto di fiume dell’Amaseno, nel quale è stata dedicata particolare attenzione all’utilizzo del patrimonio documentale storico, in questo caso particolarmente ricco di informazioni bibliografiche e cartografiche sul rischio ambientale, utile per pianificare interventi territoriali sostenibili ed è stata prestata particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle comunità locali nei processi di governance.File | Dimensione | Formato | |
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