Il contributo offre una lettura del romanzo “La lepre” di Cerami che, per ragioni cronologiche e tipologiche, si inserirebbe in quella “galassia” di testi che, tra fine anni ottanta e inizi novanta, costituisce il cosiddetto revival del romanzo storico, meglio indicato, per le differenze rispetto al modello ottocentesco, come romanzo “neostorico”. In realtà il testo di Cerami offre, nella sua specificità, un’occasione per restituire a questo attributo una connotazione più complessa. Lontano dall’orizzonte postmoderno del disimpegno, spesso attribuito a questa tipologia romanzesca, La lepre rivela invece una forte tensione etica, sottesa al recupero della storia e della forma romanzo. Lo scrittore, mescolando cronaca, documenti e finzione, narra un fattaccio risalente al secolo XVII e, seppure all’interno di uno statuto della verità ormai mutato, mostra di recuperare la dimensione politica di una scrittura che affondando nella microstoria rileva squarci di verità sull’uomo e sulle relazioni di potere, incarnate nel romanzo dal sapere medico e dalla religione.
Colombi, R. (2024). La dimensione politica di un romanzo "neostorico" : La lepre. In Giulio Carlo Pantalei e Fabrizio Miliucci (a cura di), Vincenzo Cerami. Scrittore plurale (pp. 59-72). Milano : Electa- Mondadori.
La dimensione politica di un romanzo "neostorico" : La lepre
roberta colombi
2024-01-01
Abstract
Il contributo offre una lettura del romanzo “La lepre” di Cerami che, per ragioni cronologiche e tipologiche, si inserirebbe in quella “galassia” di testi che, tra fine anni ottanta e inizi novanta, costituisce il cosiddetto revival del romanzo storico, meglio indicato, per le differenze rispetto al modello ottocentesco, come romanzo “neostorico”. In realtà il testo di Cerami offre, nella sua specificità, un’occasione per restituire a questo attributo una connotazione più complessa. Lontano dall’orizzonte postmoderno del disimpegno, spesso attribuito a questa tipologia romanzesca, La lepre rivela invece una forte tensione etica, sottesa al recupero della storia e della forma romanzo. Lo scrittore, mescolando cronaca, documenti e finzione, narra un fattaccio risalente al secolo XVII e, seppure all’interno di uno statuto della verità ormai mutato, mostra di recuperare la dimensione politica di una scrittura che affondando nella microstoria rileva squarci di verità sull’uomo e sulle relazioni di potere, incarnate nel romanzo dal sapere medico e dalla religione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.