TERRITORI FRAGILI. UNA PROSPETTIVA ALTERNATIVA. Proposta di revisione metodologica della classificazione delle Aree Interne in Italia

The research was developed within the framework of the European Union’s territorial cohesion policies, which aim to strengthen the development opportunities of the continent’s most disadvantaged regions. The phenomena of depopulation, marginalisation, and fragilization, which have plagued these areas for decades, can be traced back to economic development models that have increasingly reinforced their dependence on large cities. At the same time, fragile territories are custodians of historical, cultural, and environmental traditions and can play a priority role in terms of economic and productive development. In order to safeguard and enhance their potential, it is therefore necessary to strengthen territorial rebalancing strategies that contribute to generating efficient and resilient regions. In Italy, since 2014, the National Strategy for Inner Areas (SNAI) has supported the local economic development of territory which suffer from depopulation and marginalisation from essential services, known as Inner Areas. To identify these areas, the Strategy adopts a classification of Municipalities based on their level of accessibility. However, this approach presents certain methodological rigidities that distort the representation of fragile territories, limiting the operational potential of the Strategy itself. The objective of the research is therefore to propose a methodological revision of the classification of Inner Areas in order to provide the Italian state and policymakers with more suitable instruments to move towards strategic, integrated, and sustainable planning. The proposed revision focuses on the tools underpinning the Strategy, with the intent of making them more effective in capturing the complexity of territories, differentiating intervention options, and increasing the efficiency of cohesion funds. Starting with a critical analysis of the current classification, the criteria for selecting essential services included in the classification, the tools used to measure accessibility times, and the excessive homogenisation in the categorisation of Municipalities are discussed. In direct response to these critical components, corrective parameters are outlined which broaden the range of essential services, refine the tools for measuring accessibility – taking into account the actual distribution of the population –, and propose a functional territorial model in which the delicate balance between resources and intrinsic criticalities determines the development potential of the areas. To assess the effectiveness of the corrective parameters, a comparison is made between the current classification and the two levels of analysis resulting from the revision, which together form the components of the updated classification: • The analysis of accessibility to essential services through the method of travel time isochrones; • The construction of the composite index of local development P/C, resulting from the ratio between all the factors that contribute to generating local development potential and those that identify criticalities to such development. The results demonstrate that updating the classification of Inner Areas can provide SNAI with dynamism and statistical reliability, configuring it as a potential tool for strategic planning at the national level. The study also highlights the need for an alternative perspective – politically, strategically, and narratively – for fragile territories, positioning them as a real alternative to urban living.

La ricerca si è sviluppata nell’ambito delle politiche di coesione territoriale dell’Unione Europea che sono orientate a rafforzare le possibilità di sviluppo delle regioni maggiormente arretrate del continente. I fenomeni di spopolamento, marginalizzazione e fragilizzazione, che da decenni affliggono questi territori, possono essere ricondotti a modelli di sviluppo economici che ne hanno rafforzato, in misura sempre maggiore, la dipendenza dalle grandi città. Allo stesso tempo i territori fragili sono custodi di tradizioni storiche, culturali e ambientali e possono avere un ruolo prioritario in termini di sviluppo economico e produttivo. Per tutelarne e valorizzarne le potenzialità risulta dunque necessario rafforzare le strategie di riequilibrio territoriale che contribuiscono a generare regioni efficienti e resilienti. In Italia, la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) sostiene dal 2014 lo sviluppo economico locale dei territori che soffrono di spopolamento e marginalizzazione dai servizi essenziali, definiti Aree Interne. Per individuare queste aree la Strategia propone una classificazione dei Comuni basata sul loro livello di accessibilità che, tuttavia, presenta alcune rigidità metodologiche che alterano la ricostruzione dello scenario dei territori fragili, limitando il potenziale operativo della Strategia stessa. L’obiettivo della ricerca è dunque quello di proporre una revisione metodologica della classificazione delle Aree Interne al fine di dotare lo stato italiano e i policymaker della strumentazione più adeguata a convergere verso una pianificazione strategica, integrata e sostenibile. La proposta di revisione si concentra sugli strumenti alla base della Strategia con l’intento di renderli maggiormente efficaci nel recepire la complessità dei territori, nel differenziare le possibilità di intervento e nell’efficientare i fondi dedicati alla coesione. Partendo da un’analisi critica della classificazione attuale, vengono discussi i criteri di selezione dei servizi essenziali coinvolti nella classificazione, gli strumenti di misurazione delle tempistiche di accessibilità e l’eccessiva omogenizzazione nella categorizzazione dei Comuni. In risposta diretta alle componenti dell’analisi critica, sono delineati i parametri correttivi della proposta che ampliano la gamma di servizi essenziali, affinano gli strumenti di misurazione dell’accessibilità – considerando l’effettiva distribuzione della popolazione – e propongono un modello territoriale funzionale nel quale sia il delicato equilibrio tra risorse e criticità intrinseche a determinare le possibilità di sviluppo delle aree. Per valutare l’efficacia dei parametri correttivi vieni effettuato un confronto tra la classificazione attuale e i due livelli di analisi scaturiti dalla revisione, che costituiscono le componenti della classificazione aggiornata: • L’analisi dell’accessibilità ai servizi essenziali attraverso il metodo delle isocrone temporali di spostamento; • La costruzione dell’indice composito di sviluppo locale P/C, risultante dal rapporto tra tutti i fattori che contribuiscono a generare un potenziale di sviluppo locale e tutti quelli che individuano criticità a tale sviluppo. I risultati ottenuti dimostrano come l’aggiornamento della classificazione delle Aree Interne possa dotare la SNAI di dinamismo e affidabilità statistica, configurandola come potenziale strumento di pianificazione strategica a scala nazionale. Viene inoltre sottolineata la necessità di una prospettiva alternativa – in termini politici, strategici e narrativi – per i territori fragili, che possa configurarli come una concreta alternativa al vivere in città.