Durante il primo decennio dell’Ottocento, il Genio napoleonico attua un vasto e oneroso programma di fortificazioni dell’Impero, che nel Mar Mediterraneo si concentra sui dipartimenti delle coste liguri, di quelle toscane e di quelle laziali. L’intervento è rivolto alla ricostruzione dell’evoluzione dei singoli manufatti (torri, fortificazioni, batterie, cantieri navali, ecc.) e dei contesti paesaggistici del tratto di costa a nord e a sud della foce del Tevere su cui essi insistevano (o ancora oggi insistono). Integre o allo stato di rudere, queste strutture testimoniano importanti vicende storiche e architettoniche. In particolare vengono in questo saggio restituiti risultati della ricognizione, riproduzione, analisi e valorizzazione della documentazione geostorica (relazioni descrittive, tabelle, schizzi e disegni delle strutture portuali, carte topografiche, ecc.), relativa al sistema difensivo della costa laziale, dal confine con la Toscana a quello del Regno di Napoli, con particolare riguardo ai materiali prodotti tra il 1810-1811 dalla Sesta Commissione napoleonica e oggi conservati presso alcuni archivi parigini (come il Département Armée de Terre del Service Historique de la Défense.
Masetti, C. (2024). Torri e presidi costieri del Lazio. I progetti di fortificazione del corpo del Genio napoleonico. In M.Á.B.G.y.A.L.S.E. Concepción Camarero Bullón (a cura di), Ecos modernos: fuentes geohistóricas de los siglos XIX y XX (pp. 373-391). Santander-Madrid : Editorial de la Universidad de Cantabria-Ediciones Universidad Autónoma de Madrid.
Torri e presidi costieri del Lazio. I progetti di fortificazione del corpo del Genio napoleonico
carla masetti
2024-01-01
Abstract
Durante il primo decennio dell’Ottocento, il Genio napoleonico attua un vasto e oneroso programma di fortificazioni dell’Impero, che nel Mar Mediterraneo si concentra sui dipartimenti delle coste liguri, di quelle toscane e di quelle laziali. L’intervento è rivolto alla ricostruzione dell’evoluzione dei singoli manufatti (torri, fortificazioni, batterie, cantieri navali, ecc.) e dei contesti paesaggistici del tratto di costa a nord e a sud della foce del Tevere su cui essi insistevano (o ancora oggi insistono). Integre o allo stato di rudere, queste strutture testimoniano importanti vicende storiche e architettoniche. In particolare vengono in questo saggio restituiti risultati della ricognizione, riproduzione, analisi e valorizzazione della documentazione geostorica (relazioni descrittive, tabelle, schizzi e disegni delle strutture portuali, carte topografiche, ecc.), relativa al sistema difensivo della costa laziale, dal confine con la Toscana a quello del Regno di Napoli, con particolare riguardo ai materiali prodotti tra il 1810-1811 dalla Sesta Commissione napoleonica e oggi conservati presso alcuni archivi parigini (come il Département Armée de Terre del Service Historique de la Défense.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.