Questo studio esamina la dottrina dell’estensione di Plotino affrontando due problemi principali. Il primo problema è il ruolo dell’estensione nella costituzione della realtà fisica ed è affrontato nel primo capitolo attraverso l’esame di trattati relativi all’anima come IV.2, IV.3, IV.7 e VI.4–5. Questo capitolo ricostruisce il ruolo fondamentale dell’estensione come proprietà che più radicalmente separa gli enti sensibili e corporei da quelli intelligibili e incorporei. Oltre a un’analisi sistematica dei principali concetti impiegati da Plotino per indicare l’estensione (ὄγκος, μέγεθος, διάστημα), il capitolo propone un’interpretazione complessiva delle sue teorie del corpo esteso e dello statuto spaziale delle forme immanenti tenendo conto del suo confronto con Platone e Aristotele e con i dibattiti coevi sull’anima e sulla corporeità. Il secondo problema è quello dell’origine dell’estensione nel quadro metafisico-causale della filosofia di Plotino. Questo problema è affrontato nel secondo e nel terzo capitolo principalmente attraverso un’analisi dettagliata dei più importanti testi rilevanti: i capitoli 8–12 del trattato II.4 e i capitoli 16–18 del trattato III.6. La tesi proposta è che, secondo Plotino, la materia non apporta alcuna proprietà alla costituzione dei corpi e che a produrre l’estensione sono i principi intelligibili formali. In questo modo, Plotino adotta una forma di idealismo integrale in relazione alla costituzione dell’ente sensibile. Allo stesso tempo, questo studio mostra i gravi problemi filosofici incontrati dalla posizione sostenuta da Plotino. Essa sembra invalidare la sua tesi secondo la quale la materia è necessaria all’esistenza dei corpi. Mentre questa prima difficoltà può trovare una parziale soluzione, la seconda è insuperabile: Plotino postula un principio intelligibile dell’estensione, il che è estremamente problematico perché l’estensione è la proprietà che più radicalmente separa il sensibile dall’intelligibile.
Araf, A. (2025). Grandezza ed estensione nell'ontologia del sensibile di Plotino.
Grandezza ed estensione nell'ontologia del sensibile di Plotino
Andrea Araf
2025-04-10
Abstract
Questo studio esamina la dottrina dell’estensione di Plotino affrontando due problemi principali. Il primo problema è il ruolo dell’estensione nella costituzione della realtà fisica ed è affrontato nel primo capitolo attraverso l’esame di trattati relativi all’anima come IV.2, IV.3, IV.7 e VI.4–5. Questo capitolo ricostruisce il ruolo fondamentale dell’estensione come proprietà che più radicalmente separa gli enti sensibili e corporei da quelli intelligibili e incorporei. Oltre a un’analisi sistematica dei principali concetti impiegati da Plotino per indicare l’estensione (ὄγκος, μέγεθος, διάστημα), il capitolo propone un’interpretazione complessiva delle sue teorie del corpo esteso e dello statuto spaziale delle forme immanenti tenendo conto del suo confronto con Platone e Aristotele e con i dibattiti coevi sull’anima e sulla corporeità. Il secondo problema è quello dell’origine dell’estensione nel quadro metafisico-causale della filosofia di Plotino. Questo problema è affrontato nel secondo e nel terzo capitolo principalmente attraverso un’analisi dettagliata dei più importanti testi rilevanti: i capitoli 8–12 del trattato II.4 e i capitoli 16–18 del trattato III.6. La tesi proposta è che, secondo Plotino, la materia non apporta alcuna proprietà alla costituzione dei corpi e che a produrre l’estensione sono i principi intelligibili formali. In questo modo, Plotino adotta una forma di idealismo integrale in relazione alla costituzione dell’ente sensibile. Allo stesso tempo, questo studio mostra i gravi problemi filosofici incontrati dalla posizione sostenuta da Plotino. Essa sembra invalidare la sua tesi secondo la quale la materia è necessaria all’esistenza dei corpi. Mentre questa prima difficoltà può trovare una parziale soluzione, la seconda è insuperabile: Plotino postula un principio intelligibile dell’estensione, il che è estremamente problematico perché l’estensione è la proprietà che più radicalmente separa il sensibile dall’intelligibile.| File | Dimensione | Formato | |
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