Questo testo si è sviluppato nel tempo, con circa trenta anni di lavoro legato alle tecnologie dell’apprendimento e alla Media Education. Due aspetti chiave e fondamentali per portare avanti progettualità, formazione e ricerca e continuare a osservare nel tempo il rapporto tra vita biologica e digitale, la trasformazione delle tecnologie e la visione del futuro. La scelta del termine Visual è stata illuminante anche grazie l’accompagnamento del concetto di Vision. La parte scientifica del nostro programma, dunque, potrà essere utile e ampia per la visione del mondo educativo in prospettiva. Mentre il Visual è chiaramente legato alla parte scolastica con la sua concretezza nelle aule e in outdoor. Gli ingredienti del volume ovviamente sono gli equilibri riferiti all’ibridazione tra immagine e sonoro e la scelta di non voler porre l’immagine sempre al centro. Dal punto di vista dell’educatore e dell’educatrice occorrerà utilizzare criteri utili a diversi livelli nel micro e nel macrocosmo degli schermi, con il supporto dell’immaginazione, dell’immaginario e, se possibile, del sogno.
Domenici, V. (2024). La generazione Z e lo scenario mediale contemporaneo. Sfide e prospettive per un'educazione al visuale.. In Alberto Parola (a cura di), Visual Education (pp. 49-57). Lecce : Pensa Multimedia.
La generazione Z e lo scenario mediale contemporaneo. Sfide e prospettive per un'educazione al visuale.
Valentina Domenici
2024-01-01
Abstract
Questo testo si è sviluppato nel tempo, con circa trenta anni di lavoro legato alle tecnologie dell’apprendimento e alla Media Education. Due aspetti chiave e fondamentali per portare avanti progettualità, formazione e ricerca e continuare a osservare nel tempo il rapporto tra vita biologica e digitale, la trasformazione delle tecnologie e la visione del futuro. La scelta del termine Visual è stata illuminante anche grazie l’accompagnamento del concetto di Vision. La parte scientifica del nostro programma, dunque, potrà essere utile e ampia per la visione del mondo educativo in prospettiva. Mentre il Visual è chiaramente legato alla parte scolastica con la sua concretezza nelle aule e in outdoor. Gli ingredienti del volume ovviamente sono gli equilibri riferiti all’ibridazione tra immagine e sonoro e la scelta di non voler porre l’immagine sempre al centro. Dal punto di vista dell’educatore e dell’educatrice occorrerà utilizzare criteri utili a diversi livelli nel micro e nel macrocosmo degli schermi, con il supporto dell’immaginazione, dell’immaginario e, se possibile, del sogno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


