The body, as a social and cultural construction, has always been an object of control and normalising actions. The female body and the disabled body, in particular, suffer a strong symbolic violence. Children's narratives contribute to the construction of such images, but contemporary works give more space to “other” bodies with an unprecedented gaze. The contribution aims to examine this phenomenon through the case of a novel for adolescents that exemplifies the recent change in perspective.
Il corpo, in quanto costruzione sociale e culturale è da sempre oggetto di controllo e di azioni normalizzanti. Il corpo femminile e il corpo disabile, in particolare, subiscono una forte violenza simbolica. Le narrazioni per l’infanzia contribuiscono alla costruzione di tali immagini, ma le opere contemporanee concedono più spazio a corpi “altri” con uno sguardo inedito. Il contributo intende esaminare il fenomeno attraverso il caso di un romanzo per adolescenti che esemplifica il recente cambio di prospettiva.
Pacelli, S. (2025). Corpi altri nella letteratura per l’infanzia: rappresentazioni di disabilità al femminile. In L.S. M. Galiñanes Gallén (a cura di), Il corpo che abito. Visioni e riflessioni nella letteratura e dintorni (pp. 373-385). Madrid : Dykinson.
Corpi altri nella letteratura per l’infanzia: rappresentazioni di disabilità al femminile
Silvia Pacelli
2025-01-01
Abstract
The body, as a social and cultural construction, has always been an object of control and normalising actions. The female body and the disabled body, in particular, suffer a strong symbolic violence. Children's narratives contribute to the construction of such images, but contemporary works give more space to “other” bodies with an unprecedented gaze. The contribution aims to examine this phenomenon through the case of a novel for adolescents that exemplifies the recent change in perspective.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


