Nell’ampio panorama delle produzioni artistiche e letterarie che le seconde generazioni argentine hanno dedicato al tema dell’esilio, il caso italiano rappresenta un oggetto di studio inedito, marginale e piuttosto esiguo rispetto alla proliferazione di un corpus di opere che hanno avuto ampia circolazione in America Latina e in Europa. La seconda generazione di esuli argentini in Italia sembra, a prima vista, silente. Indagando in profondità l’apparente silenzio, tra le varie storie che compongono una polifonia di voci diverse ed eterogenee emerse durante mesi di ricerca, questo articolo si concentra, in particolare, sulla traiettoria personale e familiare di Irupé Christeller (Buenos Aires, 1970). Attraverso l’analisi della sua opera letteraria, in cui emerge il complesso processo di ricerca e riconfigurazione identitaria, sempre frammentario e indefinito, questo lavoro intende colmare un “vuoto”, un non-luogo nella memoria collettiva sull’esperienza esiliare della seconda generazione argentina in Italia.
Nanni, S. (2025). "Frammenti lirici della memoria dell'esilio nella seconda generazione argentina in Italia". In Sabrina Costanzo e Cecilia Galzio (a cura di), La lectura convirtió el sueño en vida y la vida en sueño. Estudios en homenaje a Domenico Antonio Cusato (pp. 267-281). Madrid : Visor Libros.
"Frammenti lirici della memoria dell'esilio nella seconda generazione argentina in Italia"
Susanna Nanni
2025-01-01
Abstract
Nell’ampio panorama delle produzioni artistiche e letterarie che le seconde generazioni argentine hanno dedicato al tema dell’esilio, il caso italiano rappresenta un oggetto di studio inedito, marginale e piuttosto esiguo rispetto alla proliferazione di un corpus di opere che hanno avuto ampia circolazione in America Latina e in Europa. La seconda generazione di esuli argentini in Italia sembra, a prima vista, silente. Indagando in profondità l’apparente silenzio, tra le varie storie che compongono una polifonia di voci diverse ed eterogenee emerse durante mesi di ricerca, questo articolo si concentra, in particolare, sulla traiettoria personale e familiare di Irupé Christeller (Buenos Aires, 1970). Attraverso l’analisi della sua opera letteraria, in cui emerge il complesso processo di ricerca e riconfigurazione identitaria, sempre frammentario e indefinito, questo lavoro intende colmare un “vuoto”, un non-luogo nella memoria collettiva sull’esperienza esiliare della seconda generazione argentina in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


