La prima metà degli anni Quaranta del Novecento è caratterizzata dalla canonizzazione critico-editoriale della poesia ermetica. La «lirica nuova », secondo la definizione data da Luciano Anceschi in un’antologia del 1943, cominciava a entrare nei circuiti dell’editoria maggiore. Mondadori aveva fondato nel 1940 la collana «Lo specchio», che sarebbe divenuta il punto d’approdo della migliore poesia novecentesca, ferma, in termini di ricezione presso il pubblico, alla presenza ancora totalizzante di D’Annunzio, del futurismo, del crepuscolarismo. Allo stesso tempo, mentre la poetica astorica e verticale codificatasi in un moto di tacita opposizione al regime andava rafforzando la propria presenza nel campo letterario, gli eventi legati alla Seconda guerra mondiale cominciavano a rendere più pressante la necessità di un confronto con il reale. Nel momento della sua affermazione sistemica, il dettato chiuso e oscuro dell’ermetismo aveva di fatto esaurito la sua carica e si apprestava a divenire l’idolo polemico di chi iniziava a esigere un cambio di paradigma.

Miliucci, F. (2024). Poesia e realtà nella Seconda guerra mondiale: Ungaretti, Gatto, Villa e l’evento indicibile. In Enrico Serventi Longhi (a cura di), Segni di Calliope. Guerra e dopoguerra in Italia tra poesia e politica (pp. 50-69). Roma : Viella.

Poesia e realtà nella Seconda guerra mondiale: Ungaretti, Gatto, Villa e l’evento indicibile

Fabrizio Miliucci
2024-01-01

Abstract

La prima metà degli anni Quaranta del Novecento è caratterizzata dalla canonizzazione critico-editoriale della poesia ermetica. La «lirica nuova », secondo la definizione data da Luciano Anceschi in un’antologia del 1943, cominciava a entrare nei circuiti dell’editoria maggiore. Mondadori aveva fondato nel 1940 la collana «Lo specchio», che sarebbe divenuta il punto d’approdo della migliore poesia novecentesca, ferma, in termini di ricezione presso il pubblico, alla presenza ancora totalizzante di D’Annunzio, del futurismo, del crepuscolarismo. Allo stesso tempo, mentre la poetica astorica e verticale codificatasi in un moto di tacita opposizione al regime andava rafforzando la propria presenza nel campo letterario, gli eventi legati alla Seconda guerra mondiale cominciavano a rendere più pressante la necessità di un confronto con il reale. Nel momento della sua affermazione sistemica, il dettato chiuso e oscuro dell’ermetismo aveva di fatto esaurito la sua carica e si apprestava a divenire l’idolo polemico di chi iniziava a esigere un cambio di paradigma.
2024
9791254694886
Miliucci, F. (2024). Poesia e realtà nella Seconda guerra mondiale: Ungaretti, Gatto, Villa e l’evento indicibile. In Enrico Serventi Longhi (a cura di), Segni di Calliope. Guerra e dopoguerra in Italia tra poesia e politica (pp. 50-69). Roma : Viella.
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