The research project investigates the strategies and outcomes of Olivetti's architectural commissions in the fifteen years following the end of Adriano's presidency (1938-1960). It analyses the role of the new corporate training centres –including education, technical and training centres– during a period (1960-1974) marked by a management and financial crisis within the company, which required a global reorganisation of its strategies. The research explores the role of the US training model, which Olivetti adapted in its training school intended for staff at various levels (technical, commercial, managerial) in Italy and abroad, in constant comparison with other companies – including Fiat and IBM – particularly in the fields of technological research and management. Through its foreign subsidiaries located in the most technologically and economically advanced countries, namely Japan, the UK and the USA, the company promoted the construction of new buildings to house training centres – some of which were also open to external users. Furthermore, there is also an openness to international designers: the architectural design was entrusted to Kenzo Tange (1967-1972), James Frazer Stirling (1969-1972) and Richard Meier (1970-1971) respectively. The thesis investigates the reasons behind and architectural outcomes of the Olivetti Training Centres, identifying their specific characteristics, reference models and innovative potential, as well as their role in conveying and communicating corporate identity within a broader cultural policy strategy implemented by Olivetti in the second half of the 20th century.

Il progetto di ricerca indaga sulle strategie e sugli esiti della committenza architettonica dell’azienda Olivetti nel quindicennio successivo alla fine della presidenza di Adriano (1938-1960), analizzando il ruolo dei nuovi centri di formazione aziendale – nelle diverse accezioni di education, technical e training centres – all’interno un periodo (1960-1974) segnato da una crisi gestionale e finanziaria dell’impresa e che impone una riorganizzazione globale delle sue strategie. La ricerca ha approfondito il ruolo del modello formativo statunitense che Olivetti rielabora nelle proprie scuole di formazione destinate al personale di diversi livelli (tecnico, commerciale, dirigenziale) in Italia e all’estero, in costante confronto con altre realtà imprenditoriali - tra cui Fiat e IBM –, in particolare negli ambiti della ricerca tecnologica e del management. Attraverso le consociate estere collocate nei paesi più tecnologicamente ed economicamente avanzati, ovvero Giappone, UK e USA, l’impresa promuove la costruzione di architetture di nuova realizzazione per ospitare i training centres – alcuni dei quali aperti anche a un’utenza esterna – e delle loro pertinenze, il cui progetto architettonico è affidato rispettivamente agli architetti Kenzo Tange (1967-1972), James Frazer Stirling (1969-1972) e Richard Meier (1970-1971). La tesi indaga le ragioni e gli esiti sul piano architettonico degli Olivetti Training Centres, individuandone specificità, modelli di riferimento e carica innovativa e il loro ruolo nel veicolare la trasmissione e la comunicazione della corporate identity all’interno di una più ampia strategia di politica culturale messa in atto dalla Olivetti nella seconda metà del XX secolo.

Nepote Vesin, G. (2025). OLIVETTI DIGITALE: ARCHITETTURE SPERIMENTALI E PAESAGGI INDUSTRIALI (1960-1974).

OLIVETTI DIGITALE: ARCHITETTURE SPERIMENTALI E PAESAGGI INDUSTRIALI (1960-1974)

Giorgio Nepote Vesin
2025-07-24

Abstract

The research project investigates the strategies and outcomes of Olivetti's architectural commissions in the fifteen years following the end of Adriano's presidency (1938-1960). It analyses the role of the new corporate training centres –including education, technical and training centres– during a period (1960-1974) marked by a management and financial crisis within the company, which required a global reorganisation of its strategies. The research explores the role of the US training model, which Olivetti adapted in its training school intended for staff at various levels (technical, commercial, managerial) in Italy and abroad, in constant comparison with other companies – including Fiat and IBM – particularly in the fields of technological research and management. Through its foreign subsidiaries located in the most technologically and economically advanced countries, namely Japan, the UK and the USA, the company promoted the construction of new buildings to house training centres – some of which were also open to external users. Furthermore, there is also an openness to international designers: the architectural design was entrusted to Kenzo Tange (1967-1972), James Frazer Stirling (1969-1972) and Richard Meier (1970-1971) respectively. The thesis investigates the reasons behind and architectural outcomes of the Olivetti Training Centres, identifying their specific characteristics, reference models and innovative potential, as well as their role in conveying and communicating corporate identity within a broader cultural policy strategy implemented by Olivetti in the second half of the 20th century.
24-lug-2025
37
ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO
Il progetto di ricerca indaga sulle strategie e sugli esiti della committenza architettonica dell’azienda Olivetti nel quindicennio successivo alla fine della presidenza di Adriano (1938-1960), analizzando il ruolo dei nuovi centri di formazione aziendale – nelle diverse accezioni di education, technical e training centres – all’interno un periodo (1960-1974) segnato da una crisi gestionale e finanziaria dell’impresa e che impone una riorganizzazione globale delle sue strategie. La ricerca ha approfondito il ruolo del modello formativo statunitense che Olivetti rielabora nelle proprie scuole di formazione destinate al personale di diversi livelli (tecnico, commerciale, dirigenziale) in Italia e all’estero, in costante confronto con altre realtà imprenditoriali - tra cui Fiat e IBM –, in particolare negli ambiti della ricerca tecnologica e del management. Attraverso le consociate estere collocate nei paesi più tecnologicamente ed economicamente avanzati, ovvero Giappone, UK e USA, l’impresa promuove la costruzione di architetture di nuova realizzazione per ospitare i training centres – alcuni dei quali aperti anche a un’utenza esterna – e delle loro pertinenze, il cui progetto architettonico è affidato rispettivamente agli architetti Kenzo Tange (1967-1972), James Frazer Stirling (1969-1972) e Richard Meier (1970-1971). La tesi indaga le ragioni e gli esiti sul piano architettonico degli Olivetti Training Centres, individuandone specificità, modelli di riferimento e carica innovativa e il loro ruolo nel veicolare la trasmissione e la comunicazione della corporate identity all’interno di una più ampia strategia di politica culturale messa in atto dalla Olivetti nella seconda metà del XX secolo.
corporate architecture; Olivetti; corporate training centres
architettura d'impresa; Olivetti; centri di formazione aziendale
Scimemi, Maddalena
Dellapiana, Elena
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/516276
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