In un contesto di progressivo consolidamento del mercato bancario, per ragioni eterogenee – che spaziano dalle strategie di crescita imprenditoriale, all’evoluzione del quadro regolamentare, fino all’esigenza di fronteggiare una concorrenza sempre più proiettata a livello internazionale – si impone una riflessione approfondita sul tema delle concentrazioni bancarie, con particolare attenzione al rapporto tra concorrenza e stabilità che in esse si esprime. La prima parte della disamina, dedicata alle concentrazioni tra intermediari in condizioni fisiologiche, solleva l’interrogativo circa l’eventuale ingresso, nella valutazione delle concentrazioni, di interessi pubblici ulteriori rispetto a quelli strettamente concorrenziali. In particolare, la questione problematica è se le peculiarità del settore bancario possano giustificare delle deroghe alla normativa antitrust, in nome di altri interessi, quali la stabilità del mercato e la sana e prudente gestione. Le modalità attraverso cui tali interessi possono assumere rilievo pongono diverse implicazioni pratiche in punto di parità di trattamento e tutela delle libertà fondamentali garantite dal diritto europeo. Il tema del contemperamento tra le ragioni della stabilità e quelle della concorrenza viene poi riesaminato in uno scenario patologico, in cui gli intermediari coinvolti nell’operazione versino in una situazione di crisi. In un’ottica di proporzionalità, le concentrazioni di salvataggio vengono analizzate, a livello sistematico, in relazione agli altri strumenti di gestione delle crisi bancarie, con l’intento di sondarne la concreta fattibilità e la compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di stato.
Pizzetti, L. (2025). Le concentrazioni bancarie tra concorrenza e stabilità.
Le concentrazioni bancarie tra concorrenza e stabilità
Lavinia Pizzetti
2025-09-17
Abstract
In un contesto di progressivo consolidamento del mercato bancario, per ragioni eterogenee – che spaziano dalle strategie di crescita imprenditoriale, all’evoluzione del quadro regolamentare, fino all’esigenza di fronteggiare una concorrenza sempre più proiettata a livello internazionale – si impone una riflessione approfondita sul tema delle concentrazioni bancarie, con particolare attenzione al rapporto tra concorrenza e stabilità che in esse si esprime. La prima parte della disamina, dedicata alle concentrazioni tra intermediari in condizioni fisiologiche, solleva l’interrogativo circa l’eventuale ingresso, nella valutazione delle concentrazioni, di interessi pubblici ulteriori rispetto a quelli strettamente concorrenziali. In particolare, la questione problematica è se le peculiarità del settore bancario possano giustificare delle deroghe alla normativa antitrust, in nome di altri interessi, quali la stabilità del mercato e la sana e prudente gestione. Le modalità attraverso cui tali interessi possono assumere rilievo pongono diverse implicazioni pratiche in punto di parità di trattamento e tutela delle libertà fondamentali garantite dal diritto europeo. Il tema del contemperamento tra le ragioni della stabilità e quelle della concorrenza viene poi riesaminato in uno scenario patologico, in cui gli intermediari coinvolti nell’operazione versino in una situazione di crisi. In un’ottica di proporzionalità, le concentrazioni di salvataggio vengono analizzate, a livello sistematico, in relazione agli altri strumenti di gestione delle crisi bancarie, con l’intento di sondarne la concreta fattibilità e la compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di stato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


