Gli archivi di Clarice Lispector depositati, a partire dal 1977, presso l’Arquivo-Museu de Literatura Brasileira – Fundação Casa de Rui Barbosa e, successivamente, nel 2004, anche presso l’Instituto Moreira Salles di Rio de Janeiro e le varie risorse documentarie provenienti dagli archivi nazionali e dei vari media brasiliani costituiscono un prezioso scrigno di testimonianze sull’esperienza umana e sulla pratica artistica della scrittrice brasiliana. Manoscritti e dattiloscritti di opere, la corrispondenza scambiata con familiari e amici, i quaderni e le annotazioni sparse, i libri della sua biblioteca personale, le fotografie e le interviste televisive hanno contribuito – e contribuiscono – ad ampliare l’orizzonte critico e interpretativo di un processo creativo e di una scrittura che lega indissolubilmente vita e opera, facendo emergere il quotidiano della scrittrice impresso nei documenti e consentendo di delineare il suo profilo biografico e intellettuale. In tale prospettiva, configurando l’archivio come una sorta di dispositivo – nella definizione di Michel Foucault e Giorgio Agamben – il saggio intende esplorare alcune modalità di elaborazione, interpretazione e diffusione dei materiali documentari che hanno contribuito a produrre, e a riattualizzare costantemente, il sapere su Clarice Lispector e sulla sua pratica artistica.

De Crescenzo, L. (2025). "Uma história é feita de muitas histórias. E nem todas posso contar": Clarice Lispector attraverso gli archivi. In C.C.e.A.D.M. Guido Baggio (a cura di), Archivi Americani. Virtualità, Memoria, Archeologia Mediale (pp. 163-175). New York : Bordighera Press.

"Uma história é feita de muitas histórias. E nem todas posso contar": Clarice Lispector attraverso gli archivi

Luigia De Crescenzo
2025-01-01

Abstract

Gli archivi di Clarice Lispector depositati, a partire dal 1977, presso l’Arquivo-Museu de Literatura Brasileira – Fundação Casa de Rui Barbosa e, successivamente, nel 2004, anche presso l’Instituto Moreira Salles di Rio de Janeiro e le varie risorse documentarie provenienti dagli archivi nazionali e dei vari media brasiliani costituiscono un prezioso scrigno di testimonianze sull’esperienza umana e sulla pratica artistica della scrittrice brasiliana. Manoscritti e dattiloscritti di opere, la corrispondenza scambiata con familiari e amici, i quaderni e le annotazioni sparse, i libri della sua biblioteca personale, le fotografie e le interviste televisive hanno contribuito – e contribuiscono – ad ampliare l’orizzonte critico e interpretativo di un processo creativo e di una scrittura che lega indissolubilmente vita e opera, facendo emergere il quotidiano della scrittrice impresso nei documenti e consentendo di delineare il suo profilo biografico e intellettuale. In tale prospettiva, configurando l’archivio come una sorta di dispositivo – nella definizione di Michel Foucault e Giorgio Agamben – il saggio intende esplorare alcune modalità di elaborazione, interpretazione e diffusione dei materiali documentari che hanno contribuito a produrre, e a riattualizzare costantemente, il sapere su Clarice Lispector e sulla sua pratica artistica.
2025
978-1-59954-245-4
De Crescenzo, L. (2025). "Uma história é feita de muitas histórias. E nem todas posso contar": Clarice Lispector attraverso gli archivi. In C.C.e.A.D.M. Guido Baggio (a cura di), Archivi Americani. Virtualità, Memoria, Archeologia Mediale (pp. 163-175). New York : Bordighera Press.
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