Sharon, Quentin e la Giustizia poetica. Una riflessione pedagogica

L'autore nel presente saggio cerca di riflettere pedagogicamente sul concetto di Giustizia poetica legandolo anche al potere immaginativo e trasformativo della narrazione letteraria e cinematografica. Nello specifico, dopo una essenziale riflessione sul concetto di Giustizia poetica, fa riferimento alla vicenda di Sharon Tate (barbaramente uccisa dalla "Family Manson" nel 1969) e di come il regista Quentin Tarantino nel film "C'era una volta... a Hollywood" sia riuscito a umanizzare poeticamente sotto forma narrativa quello che la realtà ha reso una tragica, barbara vicenda (per taluni di cronaca). Nella prospettiva adotatta dall'Autore del saggio non si tratta di una mera consolazione ma di una testimonianza di come l’immaginazione narrativa possa svolgere una funzione di Giustizia poetica, capace di testimoniare che nel mondo della vita è sempre possibile l’attuarsi di un qualcosa d’altro rispetto a come vanno le cose, e che il disumano può essere sempre sconfitto dal bene.