Observing particularly the connection between Silvio d’Amico, critic, theatre historian and ministerial official whose activity was central during the Fascist period, and Joseph Gregor, founder of the Vienna Library’s theatre collection and adjoining museum, the essay traces an early attempt at the academisation of theatre studies in Italy. If the emancipation of theatre studies from literary studies is in Germany a long-lasting achievement, starting at the beginning of the 20th century with the work of Max Herrmann, an academic discipline for the history of the performing arts only came to be in Italy after World War II. By connecting them with the political relations of collaboration and competition with German-speaking countries, the essay investigates the roots of theatrical studies in our Country, looking at the dialectic between the construction of personal networks and projects and the dynamics wanted from above to reinforce the political-cultural connections between dictatorships.

Osservando soprattutto il legame tra Silvio d’Amico, critico, storico del teatro e funzionario ministeriale la cui attività fu centrale nel periodo fascista, e Joseph Gregor, fondatore della raccolta teatrale della Biblioteca di Vienna e dell’annesso museo, il saggio rintraccia un primo tentativo di accademizzazione degli studi teatrali in Italia. Se l’emancipazione degli Studi teatrali da quelli letterari è in Germania una conquista di lunga durata, a partire dall’inizio del Novecento con il lavoro di Max Herrmann, il riconoscimento di una disciplina accademica per lo studio della storia dello spettacolo ci fu in Italia solo nel secondo dopoguerra. Si indagano qui, mettendole in connessione con i rapporti politici di collaborazione e competizione coi Paesi di lingua tedesca, le radici degli studi teatrali nel nostro Paese, guardando alla dialettica tra la costruzione di reti e progetti personali e le dinamiche volute dall’alto per rinsaldare le connessioni politico-culturali tra le dittature.

Di Tizio, R. (2025). Un Istituto per la Storia del Teatro Italiano (1937-1939). Silvio d’Amico, Joseph Gregor e gli inizi di «Theater der Welt» e della «Rivista Italiana del Dramma». In Natascia Barrale (a cura di), Scambi accademici italo-tedeschi (1922-1945) (pp. 227-247). Roma : Istituto italiano Studi Germanici.

Un Istituto per la Storia del Teatro Italiano (1937-1939). Silvio d’Amico, Joseph Gregor e gli inizi di «Theater der Welt» e della «Rivista Italiana del Dramma»

Raffaella Di Tizio
2025-01-01

Abstract

Observing particularly the connection between Silvio d’Amico, critic, theatre historian and ministerial official whose activity was central during the Fascist period, and Joseph Gregor, founder of the Vienna Library’s theatre collection and adjoining museum, the essay traces an early attempt at the academisation of theatre studies in Italy. If the emancipation of theatre studies from literary studies is in Germany a long-lasting achievement, starting at the beginning of the 20th century with the work of Max Herrmann, an academic discipline for the history of the performing arts only came to be in Italy after World War II. By connecting them with the political relations of collaboration and competition with German-speaking countries, the essay investigates the roots of theatrical studies in our Country, looking at the dialectic between the construction of personal networks and projects and the dynamics wanted from above to reinforce the political-cultural connections between dictatorships.
2025
9788895868783
Osservando soprattutto il legame tra Silvio d’Amico, critico, storico del teatro e funzionario ministeriale la cui attività fu centrale nel periodo fascista, e Joseph Gregor, fondatore della raccolta teatrale della Biblioteca di Vienna e dell’annesso museo, il saggio rintraccia un primo tentativo di accademizzazione degli studi teatrali in Italia. Se l’emancipazione degli Studi teatrali da quelli letterari è in Germania una conquista di lunga durata, a partire dall’inizio del Novecento con il lavoro di Max Herrmann, il riconoscimento di una disciplina accademica per lo studio della storia dello spettacolo ci fu in Italia solo nel secondo dopoguerra. Si indagano qui, mettendole in connessione con i rapporti politici di collaborazione e competizione coi Paesi di lingua tedesca, le radici degli studi teatrali nel nostro Paese, guardando alla dialettica tra la costruzione di reti e progetti personali e le dinamiche volute dall’alto per rinsaldare le connessioni politico-culturali tra le dittature.
Di Tizio, R. (2025). Un Istituto per la Storia del Teatro Italiano (1937-1939). Silvio d’Amico, Joseph Gregor e gli inizi di «Theater der Welt» e della «Rivista Italiana del Dramma». In Natascia Barrale (a cura di), Scambi accademici italo-tedeschi (1922-1945) (pp. 227-247). Roma : Istituto italiano Studi Germanici.
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