Le istituzioni fanno di loro stesse una narrazione mitologica. Ma per poter garantire a tutti coloro che le vivono e le attraversano di darsi potere e autonomia, è necessario smuovere l'implicito, il non detto, la dimensione più nascosta, ciò che l’istituzione non vuole rivelare di sé. Questo è il principale obiettivo che le Pedagogie cosiddette istituzionali si sono date, mettendo al centro della riflessione i bisogni e i desideri di coloro che apprendono. Per fare ciò, la Pedagogia istituzionale esplora i campi dell'inconscio e del politi-co, configurandosi così come alternativa alle pedagogie tradizionali degli anni cinquanta e sessanta del Novecento. la storia di questo movimento è ancora poco nota e diffusa in Italia. i concetti chiave e le pratiche da esso avviate, potrebbero favorire l'elaborazione di modelli di intervento da sperimentare nel nostro agire quotidiano come ricercatori, insegnanti e soggetti interessati al mondo dell'educazione e della scuola. in questo libro si cercherà di raccontare la genesi e l’evoluzione del movimento istituzionalista, attraverso i principali autori che lo hanno animato, in particolare il sociopedagogista Georges lLpassade, con le sue riflessioni e le pratiche sperimentate all’interno del movimento francese della Socianalisi. la sua prospettiva di ricerca è sempre connessa con l'azione, in un processo di costante autoriflessività che genera sempre nuove domande, da parte del gruppo, sul nesso educazione-politica. Nella prospettiva della Pedagogia istituzionale autogestionaria lasciare spazio ai desideri, alla presa di parola e alla libertà espressiva di ciascuna persona consente di accrescere nelle persone la possibilità di rendersi indipendenti e libere attori e attrici coscienti della propria storia. il recupero della proposta istituzionalista potrebbe contribuire allo sviluppo del senso critico e arginare il malessere e la violenza.
Gueli, C. (2018). Educazione e pedagogia autogestionaria. Sensibili alle Foglie.
Educazione e pedagogia autogestionaria
Carla Gueli
2018-01-01
Abstract
Le istituzioni fanno di loro stesse una narrazione mitologica. Ma per poter garantire a tutti coloro che le vivono e le attraversano di darsi potere e autonomia, è necessario smuovere l'implicito, il non detto, la dimensione più nascosta, ciò che l’istituzione non vuole rivelare di sé. Questo è il principale obiettivo che le Pedagogie cosiddette istituzionali si sono date, mettendo al centro della riflessione i bisogni e i desideri di coloro che apprendono. Per fare ciò, la Pedagogia istituzionale esplora i campi dell'inconscio e del politi-co, configurandosi così come alternativa alle pedagogie tradizionali degli anni cinquanta e sessanta del Novecento. la storia di questo movimento è ancora poco nota e diffusa in Italia. i concetti chiave e le pratiche da esso avviate, potrebbero favorire l'elaborazione di modelli di intervento da sperimentare nel nostro agire quotidiano come ricercatori, insegnanti e soggetti interessati al mondo dell'educazione e della scuola. in questo libro si cercherà di raccontare la genesi e l’evoluzione del movimento istituzionalista, attraverso i principali autori che lo hanno animato, in particolare il sociopedagogista Georges lLpassade, con le sue riflessioni e le pratiche sperimentate all’interno del movimento francese della Socianalisi. la sua prospettiva di ricerca è sempre connessa con l'azione, in un processo di costante autoriflessività che genera sempre nuove domande, da parte del gruppo, sul nesso educazione-politica. Nella prospettiva della Pedagogia istituzionale autogestionaria lasciare spazio ai desideri, alla presa di parola e alla libertà espressiva di ciascuna persona consente di accrescere nelle persone la possibilità di rendersi indipendenti e libere attori e attrici coscienti della propria storia. il recupero della proposta istituzionalista potrebbe contribuire allo sviluppo del senso critico e arginare il malessere e la violenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


