Spazio pubblico e crisi climatica. Verso nuovi paradigmi per il progetto dello spazio pubblico nella città contemporanea.

A partire dal secondo dopoguerra, gli effetti del cambiamento climatico si sono manifestati con intensità crescente, compromettendo in maniera sensibile l’abitabilità degli insediamenti urbani. Tra gli impatti più rilevanti di questa “crisi climatica”, quello dell’isola di calore urbano - esacerbando il disagio termico e favorendo l’abbandono e il degrado degli spazi collettivi all’aperto - rappresenta una delle principali criticità che investono la città contemporanea. In questo scenario, la ricerca ha indagato il potenziale dello spazio pubblico quale ambito privilegiato per sperimentare strategie progettuali capaci di rispondere alle emergenze contemporanee. A partire dalla lettura critica degli approcci consolidati e dei loro limiti, la Tesi propone una possibile riformulazione dei paradigmi propri della disciplina architettonica, affinché la progettazione dello spazio pubblico possa rispondere in maniera efficace alle sfide imposte dalla crisi climatica. Attraverso l’approfondimento di tre temi progettuali - flessibilità, capacità rigenerativa e ibridazione - e l’analisi di casi studio emblematici, si delineano nuove prospettive operative per lo spazio pubblico della città contemporanea, inteso sempre più come dispositivo di resilienza sociale, economica e soprattutto climatica.