L’intervento prende in esame alcune opere di animazione sperimentale degli anni Duemila che espongono, interagiscono e introducono elementi organici e naturali direttamente sulla pellicola cinematografica. Attraverso i lavori di Louise Bourque, Izabella Pruska-Oldenhof, David Gatten, Thorsten Fleisch e Leonardo Carrano, l’intervento vuole offrire una inedita rappresentazione del concetto di “natura” in cui l’umano e il biologico entrano in stretta relazione riconfigurando gli immaginari consolidati dei quattro elementi naturali: terra, acqua, fuoco e aria. Tale percorso sarà accompagnato dalla riflessione avanzata nell’ambito filosofico mediante le teorie del Realismo speculativo (in particolare le tesi di Timothy Morton, sull’“ecologia senza natura” e sulla “dark ecology”) e in quello della cultura visuale contemporanea che orienta la media archeologia verso l’ecologia dei media (Jussi Parikka, John Durham Peters).
Ravesi, G. (2025). Natura morta su pellicola. Animazione sperimentale e nuovi immaginari ecologici. In C.M. Francesco Fiorentino (a cura di), Scritture della natura. Letteratura, arte e filosofia (pp. 135-149). Milano-Udine : Mimesis.
Natura morta su pellicola. Animazione sperimentale e nuovi immaginari ecologici
Giacomo Ravesi
2025-01-01
Abstract
L’intervento prende in esame alcune opere di animazione sperimentale degli anni Duemila che espongono, interagiscono e introducono elementi organici e naturali direttamente sulla pellicola cinematografica. Attraverso i lavori di Louise Bourque, Izabella Pruska-Oldenhof, David Gatten, Thorsten Fleisch e Leonardo Carrano, l’intervento vuole offrire una inedita rappresentazione del concetto di “natura” in cui l’umano e il biologico entrano in stretta relazione riconfigurando gli immaginari consolidati dei quattro elementi naturali: terra, acqua, fuoco e aria. Tale percorso sarà accompagnato dalla riflessione avanzata nell’ambito filosofico mediante le teorie del Realismo speculativo (in particolare le tesi di Timothy Morton, sull’“ecologia senza natura” e sulla “dark ecology”) e in quello della cultura visuale contemporanea che orienta la media archeologia verso l’ecologia dei media (Jussi Parikka, John Durham Peters).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


