Il mestiere di vivere di Pavese. Un percorso fra "secretum professionale" e autoesegesi

Nelle quasi quattrocento pagine risultanti, l’elemento preponderante è quello letterario, ma presto il carattere degli appunti, datati e organizzati per anni, si accorderà a una più generale speculazione su vita e lavoro; allo stesso modo le annotazioni seguono una gamma che va dal sottile appunto di poetica all’accorato sfogo. Gli appunti letterari vertono intorno ad autocommenti, critiche di classici e (più raramente) di contemporanei, nonché a generali osservazioni di poetica ed estetica. Il tempo della composizione del diario coincide con il tempo della produzione letteraria, per cui vi si riscontrano notizie di tutte le opere. Attraverso questa via, si disegna un articolato rapporto instaurato da Pavese con la letteratura, specchio dell’esistenza, strumento di esplorazione di sé e dell’altro, ma soprattutto lavoro giornaliero.