L’A. ritiene che, in riferimento a vari istituti che disciplinano il lavoro nelle amministrazioni pubbliche, si rendono opportune modifiche tali da mettere ordine nell’apparato delle norme, anche se eventuali interventi di riforma rischiano di essere condizionati da un diffuso pregiudizio negativo nei confronti dei dipendenti pubblici. Ciò tuttavia in un’ottica di “manutenzione straordinaria” o, al massimo, di “restauro e risanamento conservativo”, che realizzi un tessuto normativo privo di strappi, in- congruenze e superfetazioni, e introduca anche elementi innovativi, ma congruenti con l’impianto complessivo del sistema. In particolare, in primo luogo respinge l’idea di tornare ad un assetto pubblicistico delle regole del lavoro pubblico; in secondo luogo ritiene necessario ridefinire con chiarezza il ruolo e l’oggetto della contrattazione collettiva nel sistema delle fonti del lavoro pubblico, eliminando gli elementi di oscurità e di ambiguità inseriti dal d.lgs. 150/09; in terzo luogo, dopo aver individuato i possibili miglioramenti da apportare ai meccanismi di reclutamento del personale, indica le regole sulla dirigenza come quelle strategiche su cui intervenire, nell’intento di conferire maggiore coerenza e linearità al sistema del lavoro pubblico, nell’ambito del modello privatistico.
D'Alessio, G. (2013). Le prospettive di modifica del quadro legislativo in materia di lavoro pubblico. DIRITTI LAVORI MERCATI(3), 603-633.
Le prospettive di modifica del quadro legislativo in materia di lavoro pubblico
D'ALESSIO, Gianfranco
2013-01-01
Abstract
L’A. ritiene che, in riferimento a vari istituti che disciplinano il lavoro nelle amministrazioni pubbliche, si rendono opportune modifiche tali da mettere ordine nell’apparato delle norme, anche se eventuali interventi di riforma rischiano di essere condizionati da un diffuso pregiudizio negativo nei confronti dei dipendenti pubblici. Ciò tuttavia in un’ottica di “manutenzione straordinaria” o, al massimo, di “restauro e risanamento conservativo”, che realizzi un tessuto normativo privo di strappi, in- congruenze e superfetazioni, e introduca anche elementi innovativi, ma congruenti con l’impianto complessivo del sistema. In particolare, in primo luogo respinge l’idea di tornare ad un assetto pubblicistico delle regole del lavoro pubblico; in secondo luogo ritiene necessario ridefinire con chiarezza il ruolo e l’oggetto della contrattazione collettiva nel sistema delle fonti del lavoro pubblico, eliminando gli elementi di oscurità e di ambiguità inseriti dal d.lgs. 150/09; in terzo luogo, dopo aver individuato i possibili miglioramenti da apportare ai meccanismi di reclutamento del personale, indica le regole sulla dirigenza come quelle strategiche su cui intervenire, nell’intento di conferire maggiore coerenza e linearità al sistema del lavoro pubblico, nell’ambito del modello privatistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.