Il recupero della qualità del territorio e delle città è oggi la premessa indispensabile per uno sviluppo economico corretto e sostenibile. Basti pensare ai diversi valori del mercato immobiliare: non è un caso che nei quartieri storici e consolidati delle città, laddove è rilevante la qualità urbana, gli immobili si compravendano a prezzi ben più alti rispetto a quelli situati nelle periferie recenti, anche nei casi in cui questi ultimi abbiano una qualità edilizia molto più elevata. O al fatto che gli imprenditori siano maggiormente disposti a localizzare le proprie attività in aree industriali efficienti e ben infrastrutturate, laddove sono presenti dotazioni qualificate di servizi alle imprese e agli addetti, piuttosto che in nuclei industriali nati al di fuori di logiche insediative minimamente coerenti. Oggi il fattore “qualità” ha recuperato un’importanza che, negli ultimi cinquant’anni, aveva palesemente perso, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Su questa premessa si innesta la lunga esperienza professionale e accademica di Marcello Vittorini. Un esperienza che si può ‘toccare con mano’ a Ravenna, dove, forse caso unico in Italia, ha coordinato tre piani regolatori generali a partire dal 1973 fino ad oggi, attraversando temi delicati come quello del porto petroli, della pineta costiera e della darsena di città. O a Trento e a Bolzano, per le quali ha coordinato i Piani comunali attualmente vigenti – ed è quanto mai sintomatico che entrambe le due province autonome si siano affidate alla sua esperienza. Per arrivare ad oggi, in cui Vittorini sta coordinando due piani territoriali, il PTC della Provincia di Napoli (in fase di presentazione ai comuni) e il PTC della Provincia di Brescia, ai quali si può aggiungere, coerentemente con la logica disciplinare alle base dei primi due, anche il Programma di Sviluppo Integrato delle Colline Romane (Provincia di Roma). Alla base dell’intensa attività professionale e accademica di Marcello Vittorini è un approccio estremamente pragmatico alle ‘questioni’ della città e del territorio; approccio che ha consentito di mettere a punto strategie di intervento adeguate e particolarmente efficaci nei diversi e molteplici casi di cui si è occupato. I ‘temi’ del suo operare continuano ad essere gli stessi da sempre: perseguimento della qualità urbana, corretto uso delle risorse territoriali, stretta collaborazione tra Amministrazioni pubbliche, coerenza tra programmazione e pianificazione urbanistica e spesa pubblica. Questo incontro1 con Marcello Vittorini vuole essere allora l’occasione per aprire un dibattito su alcuni argomenti che ritengo nodali e che sono relativi in primo luogo al rapporto tra la pianificazione, e in genere la cultura urbanistica, e lo sviluppo del territorio e delle città nell’Italia del Secondo Dopoguerra.

Cerasoli, M. (2003). Urban quality and town planning. A meeting with Marcello Vittorini [Intervista con Marcello Vittorini (La qualità urbana e i piani urbanistici)]. PLANUM.

Urban quality and town planning. A meeting with Marcello Vittorini [Intervista con Marcello Vittorini (La qualità urbana e i piani urbanistici)]

CERASOLI, MARIO
2003-01-01

Abstract

Il recupero della qualità del territorio e delle città è oggi la premessa indispensabile per uno sviluppo economico corretto e sostenibile. Basti pensare ai diversi valori del mercato immobiliare: non è un caso che nei quartieri storici e consolidati delle città, laddove è rilevante la qualità urbana, gli immobili si compravendano a prezzi ben più alti rispetto a quelli situati nelle periferie recenti, anche nei casi in cui questi ultimi abbiano una qualità edilizia molto più elevata. O al fatto che gli imprenditori siano maggiormente disposti a localizzare le proprie attività in aree industriali efficienti e ben infrastrutturate, laddove sono presenti dotazioni qualificate di servizi alle imprese e agli addetti, piuttosto che in nuclei industriali nati al di fuori di logiche insediative minimamente coerenti. Oggi il fattore “qualità” ha recuperato un’importanza che, negli ultimi cinquant’anni, aveva palesemente perso, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Su questa premessa si innesta la lunga esperienza professionale e accademica di Marcello Vittorini. Un esperienza che si può ‘toccare con mano’ a Ravenna, dove, forse caso unico in Italia, ha coordinato tre piani regolatori generali a partire dal 1973 fino ad oggi, attraversando temi delicati come quello del porto petroli, della pineta costiera e della darsena di città. O a Trento e a Bolzano, per le quali ha coordinato i Piani comunali attualmente vigenti – ed è quanto mai sintomatico che entrambe le due province autonome si siano affidate alla sua esperienza. Per arrivare ad oggi, in cui Vittorini sta coordinando due piani territoriali, il PTC della Provincia di Napoli (in fase di presentazione ai comuni) e il PTC della Provincia di Brescia, ai quali si può aggiungere, coerentemente con la logica disciplinare alle base dei primi due, anche il Programma di Sviluppo Integrato delle Colline Romane (Provincia di Roma). Alla base dell’intensa attività professionale e accademica di Marcello Vittorini è un approccio estremamente pragmatico alle ‘questioni’ della città e del territorio; approccio che ha consentito di mettere a punto strategie di intervento adeguate e particolarmente efficaci nei diversi e molteplici casi di cui si è occupato. I ‘temi’ del suo operare continuano ad essere gli stessi da sempre: perseguimento della qualità urbana, corretto uso delle risorse territoriali, stretta collaborazione tra Amministrazioni pubbliche, coerenza tra programmazione e pianificazione urbanistica e spesa pubblica. Questo incontro1 con Marcello Vittorini vuole essere allora l’occasione per aprire un dibattito su alcuni argomenti che ritengo nodali e che sono relativi in primo luogo al rapporto tra la pianificazione, e in genere la cultura urbanistica, e lo sviluppo del territorio e delle città nell’Italia del Secondo Dopoguerra.
2003
Cerasoli, M. (2003). Urban quality and town planning. A meeting with Marcello Vittorini [Intervista con Marcello Vittorini (La qualità urbana e i piani urbanistici)]. PLANUM.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/117796
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