The essay deals with Italian architectures from the beginning of ‘900; from the First Futurism projects to the Post Office competitions in Rome they are analyzed thru their representation means and techniques. The Rationalistic architectures are drawn by a thin pen in an “objective representation” as a mechanic tool and without emotional interpretations. The drawings, mainly axonometric, are made by graphos as a scientific product.

L’articolo consiste in un’analisi delle architetture italiane dell’inizio del Secolo confrontate con la contemporanea architettura europea; i progetti dal primo Futurismo agli albori del Novecento al concorso degli edifici postali romani, sono interpretati anche attraverso le loro tecniche di rappresentazione. Il passo verso il razionalismo architettonico nel panorama italiano, è quello della rappresentazione oggettiva, dal carboncino al disegno a penna che tratta l'oggetto architettonico come un componente meccanico, che svuota di pittoricità e di interpretazione la resa grafica per concentrarsi sull'oggettività scientifica del prodotto progettato. È il boom delle rappresentazioni al graphos, degli abachi e delle assonometrie.

Grutter, G. (2012). Appunti sull'architettura romana degli anni Venti e Trenta. TICONZERO NEWS, n. 17/18 del 2012, 1-16.

Appunti sull'architettura romana degli anni Venti e Trenta

GRUTTER, Gisella
2012-01-01

Abstract

The essay deals with Italian architectures from the beginning of ‘900; from the First Futurism projects to the Post Office competitions in Rome they are analyzed thru their representation means and techniques. The Rationalistic architectures are drawn by a thin pen in an “objective representation” as a mechanic tool and without emotional interpretations. The drawings, mainly axonometric, are made by graphos as a scientific product.
2012
L’articolo consiste in un’analisi delle architetture italiane dell’inizio del Secolo confrontate con la contemporanea architettura europea; i progetti dal primo Futurismo agli albori del Novecento al concorso degli edifici postali romani, sono interpretati anche attraverso le loro tecniche di rappresentazione. Il passo verso il razionalismo architettonico nel panorama italiano, è quello della rappresentazione oggettiva, dal carboncino al disegno a penna che tratta l'oggetto architettonico come un componente meccanico, che svuota di pittoricità e di interpretazione la resa grafica per concentrarsi sull'oggettività scientifica del prodotto progettato. È il boom delle rappresentazioni al graphos, degli abachi e delle assonometrie.
Grutter, G. (2012). Appunti sull'architettura romana degli anni Venti e Trenta. TICONZERO NEWS, n. 17/18 del 2012, 1-16.
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