The architectural research has highlighted, especially in recent years, that the university residences have a lot of characteristics and specificity able to enrich, positively, the most extensive research on new ways of living in the contemporary, especially when referring to residential buildings that include a certain form of sharing of spaces and functions. These, in fact, are characterized by an interesting inside dialectics between the individual one and the collective, between the spaces of the privacy and the spaces of the socialization; dialectics very similar, for instance, to the co-housing experimentations. The mix of functions and the coexistence of different ways of life determine interesting spatial organizations and internal distributions, which could easily be present and enrich housing facilities for more generic users.

La ricerca architettonica ha messo in luce, soprattutto in questi ultimi anni, che le residenze universitarie presentano una serie di caratteristiche e di specificità capaci di alimentare, positivamente, la più ampia ricerca sui nuovi modi di abitare nel contemporaneo, soprattutto quando ci si riferisce ad organismi che prevedano qualche forma di condivisione di spazi e funzioni. Queste, infatti, sono caratterizzate da un’interessante dialettica interna tra l’individuale e il collettivo, tra gli spazi della privacy del singolo studente e quelli della socializzazione; dialettica molto simile a quella propria di sperimentazioni, quali, ad esempio, il co-housing. Il mix funzionale presente nelle residenze universitarie e le diverse modalità di vita al suo interno determinano organizzazioni distributive e spazialità, spesso, di grande effetto, che potrebbero agevolmente essere presenti e arricchire anche strutture abitative per un’utenza più generica.

Dall'Olio, L. (2007). Aperta impenetrabilità. L'ARCHITETTO ITALIANO, 17, 66-71.

Aperta impenetrabilità

DALL'OLIO, LORENZO
2007-01-01

Abstract

The architectural research has highlighted, especially in recent years, that the university residences have a lot of characteristics and specificity able to enrich, positively, the most extensive research on new ways of living in the contemporary, especially when referring to residential buildings that include a certain form of sharing of spaces and functions. These, in fact, are characterized by an interesting inside dialectics between the individual one and the collective, between the spaces of the privacy and the spaces of the socialization; dialectics very similar, for instance, to the co-housing experimentations. The mix of functions and the coexistence of different ways of life determine interesting spatial organizations and internal distributions, which could easily be present and enrich housing facilities for more generic users.
2007
La ricerca architettonica ha messo in luce, soprattutto in questi ultimi anni, che le residenze universitarie presentano una serie di caratteristiche e di specificità capaci di alimentare, positivamente, la più ampia ricerca sui nuovi modi di abitare nel contemporaneo, soprattutto quando ci si riferisce ad organismi che prevedano qualche forma di condivisione di spazi e funzioni. Queste, infatti, sono caratterizzate da un’interessante dialettica interna tra l’individuale e il collettivo, tra gli spazi della privacy del singolo studente e quelli della socializzazione; dialettica molto simile a quella propria di sperimentazioni, quali, ad esempio, il co-housing. Il mix funzionale presente nelle residenze universitarie e le diverse modalità di vita al suo interno determinano organizzazioni distributive e spazialità, spesso, di grande effetto, che potrebbero agevolmente essere presenti e arricchire anche strutture abitative per un’utenza più generica.
Dall'Olio, L. (2007). Aperta impenetrabilità. L'ARCHITETTO ITALIANO, 17, 66-71.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/117844
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact